FORMIA – La nuova Giunta del comune di Formia che sarà presentata giovedì mattina alle 13 presso la Sala “Sicurezza del palazzo municipale municipale non vedrà coinvolta il vice-sindaco uscente ed assessore ai lavori Pubblici Eleonora Zangrillo. L’interessata l’ha comunicato al sindaco Sandro Bartolomeo al termine di un incontro che ha sancito l’irreparabile rottura, politica ed umana, con la rappresentante della lista civica “Ripartiamo Insieme” che aveva contribuito, in termini elettorali, alla nascita del “Bartolomeo quater”. Che si sia incrinato un rapporto l’ha tenuto a sottolineare la stessa ex assessora Zangrillo che, accompagnata all’incontro (sollecitato da Bartolomeo) dal capogruppo di “Ripartiamo Insieme” Mauro Delle Donne, ha declinato qualsiasi proposta di entrare a fare parte di un esecutivo che dovrà cercare di governare Formia nell’ultimo anno di consiliatura dopo la determinante approvazione del bilancio da parte del gruppo consiliare di Forza Italia.
Il clima dell’incontro tra Bartolomeo e Zangrillo non è stato idilliaco, l’imbarazzo faceva da contraltare alle secche e brevi risposte degli stessi partecipanti. Il sindaco Bartolomeo ha voluto ricordare come i problemi della sua amministrazione si siano acuiti quando la Zangrillo prima non ha approvato in Giunta la delibera sul bilancio di previsione e poi, nel colpo di teatro del 30 marzo, il consigliere di “Ripartiamo Insieme” Mattia Zannella con la sua negativa dichiarazione di voto ha impedito l’approvazione della manovra, il prologo dell’azzeramento della Giunta, dell’arrivo della diffida del Prefetto ad adempiere entro 20 giorni e, in conclusione, il contestato accordo politico tra quello che resta dell’ex maggioranza di centrosinistra e, appunto, Forza Italia. La Zangrillo seccamente ha subito restituito al mittente di essere la causa di tutti i mali di Formia: “Non ho votato il bilancio in Giunta? Posso testimoniare, come vuole, di essere stata impegnata quel giorno a Milano per ragioni di lavoro. Che quella stessa delibera non sia stata approvata da altri due assessori, Maurizio Tallerini e Claudio Marciano, non bisogna dirlo in giro. O meglio interessa poco….”.
Il sindaco a margine della conferenza stampa di presentazione dell’avviso pubblico “Atelier Arte Bellezza e cultura ha annunciato che la “Giunta avrà alcune novità”. Su quali ha mantenuto la bocca ermeticamente cucita così come ha confermato come il varo dell’esecutivo proseguirà quel percorso politico, nuovo, che si concluderà a fine mese con l’approvazione del conto consuntivo 2016. La presentazione della nuova Giunta provocherà ulteriori ripercussioni in maggioranza? Il gruppo di “Ripartiamo insieme” è diviso: il consigliere Mattia Zannella sembra più propenso a rimanere all’opposizione, il capogruppo Mauro Delle Donne “prima di decidere voglio conoscere i nomi degli assessori”. Attendismo democristiano…E la sua composizione? Della precedente formazione dovrebbero essere confermati Maurizio Tallerini all’urbanistica, Claudio Marciano alla sostenibilità urbana e Vincenzo Treglia al bilancio. Le novità di cui parla il sindaco Bartolomeo dovrebbe riguardare la parità di genere e sembra che la nuova responsabile del settore Opere pubbliche dovrebbe essere una donna, come la Zangrillo, una professionista di Itri proveniente da uno noto studio tecnico all’ombra del castello…
Nel dibattito è intervenuta con un documento, molto critico, anche il vice-sindaco uscente Eleonora Zangrillo:” Ho registrato, in queste ultime settimane, tanto impegno e lavorìo, di una certa parte della classe politica e di alcuni esponenti dell’amministrazione, di maggioranza e di minoranza. Ragionamenti, confronti e incontri politici… ma anche contraddizioni, dissimulazioni, accordi auspicati e accordi fortemente negati. Tutto molto interessante: se non fosse che, di fatto e purtroppo, si fa fatica a vederetutto ciò come realmente interessante per la città. Infatti, in molti hanno successivamente detto che Formia non poteva restare senza un governo, per oltre un anno! Non si poteva non cercare,assolutamente, di fare le tante cose che c’erano da fare.E di certo, non si poteva farle fare ad un Commissario! – ha aggiunto Eleonora Zangrillo – Ma con una maggioranza divenuta ormai asfittica e apparentemente lontana dalle necessità concrete, come questo poteva e può oggi essere possibile?
Una maggioranza e un governo litigiosi,caratterizzati negli anni da continue defezioni e disaffezioni. Una maggioranza che ha trascorso mesi a discutere su posizioni e nomine, a modificare continuamente l’assetto organizzativo della pianta organica del personale,producendo sovente continue difficoltà nei diversi settori e quindi rallentamenti nelle risposte alla città e ai cittadini.” L’ex vice-sindaco Zangrillo critica apertamente l’alleanza con Forza Italia: “Per fare tutte le cose ritenute impellenti, si sono disperatamente cercati i numeri per governare- osserva – Si sono stretti patti e relazioni (o, semplicemente, queste si sono rese finalmente trasparenti).Tutto molto bene, quindi… E infatti, sicuramente da oggi si potrà ripartire! Sicuramente si potrà iniziare a lavorare in un clima di rinnovato slancio. Sicuramente, la nuova amministrazione che si intende far nascere potrà realizzare o completare tutto quanto non sia stato fatto finora! Una nuova maggioranza che però, con i numeri alla mano, non pare avere di certo le caratteristiche che una maggioranza dovrebbe avere.
Sembra quasi una sorta di accanimento terapeutico! Del quale però, sarebbe interessante conoscere il vero motivo… Avendo lavorato in questi anni con un approccio concentrato sul provare a “far succedere le cose”, cercando di non perdere di vista le cose concrete ed importanti, faccio fatica a credere che ciò che non sia stato giudicato prioritario e meritevole di essere fatto, possa esserlo diventato improvvisamente ora. A chi fa del “divide et impera” il suo modus operandi, non sono più disposta a concedere credito”. E infine un commiato, più che un arrivederci, alla sua ex coalizione: “ Alla maggioranza auguro di poter continuare (o di cominciare) a vedere le cose con occhi più attenti e critici. La critica e la contrapposizione, quando sono sui temi, non sono tradimento, sono, al contrario, confronto e crescita. Ed io non mi sono mai sottratta al confronto, quando però questo aveva un senso. Ora, per le parole e per i fatti finora emersi, non lo ha più….”
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