FORMIA – La Giunta del sindaco. Non è completamente tecnica – come preannunciato qualche settimana fa – ma i partiti, Pd e Forza Italia, non gli hanno esercitato alcun tipo di pressione circa la sua nuova composizione. Parola di Sandro Bartolomeo. La nuova squadra che dovrà tentare di completare una consiliatura a rischio, ma in salvo dopo lo storico ma contestato appoggio del gruppo di Forza Italia, è stata presentata dal sindaco di Formia Sandro Bartolomeo subito dopo il primo adempimento: l’approvazione del conto consuntivo. E Bartolomeo, da intelligente stratega qual è, ha voluto mettere un po’ di fieno in cascina dopo quaranta giorni “horribilis”, di assoluto digiuno. Il primo cittadino è consapevole della delicatezza del momento e ha ammesso che la Giunta appena varata, nonostante l’ampiezza e la bellicosità dei traguardi da raggiungere in poco meno di un anno, la maggioranza dovrà guadagnarsela in ogni consiglio comunale. Insomma il cammino non è affatto in discesa. E correttamente Bartolomeo l’ha dovuto ammettere ai cronisti che gli prospettavano la prima insidia da superare: il conto consuntivo a fine mese.
Prodigo di continui ammiccamenti al gruppo di Forza Italia (“quello sinora svolto è stato un ruolo importante” ha detto”) il sindaco di Formia è il primo ad ammettere che i consigli comunali saranno autentiche trincee d’ora innanzi e si è augurato che i “consiglieri comunali di Forza Italia mi stiano vicini sulle grandi questioni che dobbiamo affrontare e risolvere per Formia”. La nomina della nuova Giunta ha, inoltre, gettato ulteriore benzina sul fuoco delle polemiche con l’ex vice-sindaco ed assessore ai Lavori Pubblici Eleonora Zangrillo. Si è trattato di un divorzio “inevitabile – ha aggiunto in un’intervista successiva alla conferenza stampa – che farà bene ad entrambi. La coesistenza sinora vissuta stava diventando insostenibile, ciascuno per la propria strada….” Insomma Sandro Bartolomeo ed Eleonora Zangrillo che, sfidando le leggi dell’algebra, sono state due rette parallele che hanno viaggiato insieme per quattro anni. Troppi. Ognuno faccia quel che vuole per il “bene della città”.
Il sindaco riconfermato è stato severo quando ha ridimensionato l’apporto elettorale ed politico della Zangrillo alla testa della lista “Ripartiamo Insieme”: “Vi ribadisco che l’assessore Zangrillo correttamente non ha voluto attribuire una propria paternità politica per la nascita di quella formazione civica che se ha eletto sei consiglieri è perché quella lista ha assunto anche la denominazione del sottoscritto. Andate poi a votare la sua composizione – ha aggiunto Bartolomeo rivolgendosi ai numerosi giornalisti presenti – molti dei candidati erano stati “prestati” dal mio partito, il Pd…”. Il conto consuntivo prima o poi arriva in consiglio e Bartolomeo non sa se i due consiglieri vicini alla dimissionata assessora Zangrillo voteranno favorevolmente. Il consigliere Mattia Zannella di sicuro no, il capogruppo Mauro Delle Donne si è riservata la decisione “dopo aver esaminato la composizione della Giunta ma Mauro – ha chiosato il primo cittadino – è un uomo delle istituzioni…”
Il sindaco sa poi che le esclusioni degli assessori Giovanni D’Angiò e Giovanni Costa provocheranno qualche mal di pancia nel Pd. Se per quest’ultimo la mancata conferma in Giunta “è un motivo in più per lavorare nell’interesse del partito”, l’ex delegato ai servizi sociali ha ricevuto, più volte nel corso della conferenza stampa, la “solidarietà” del primo cittadino. Capitolo Forza Italia. Gli azzurri hanno sposato la linea filo-governativa a metà. “Ci adopereremo in consiglio comunale per il conseguimento dei principali punti programmatici di questo scorcio finale di consiliatura ma alcuna condivisione di posti di potere – aveva detto il consigliere Salvatore Forte – La composizione della Giunta ha dimostrato che risultavano prive di illazioni alcune indiscrezioni giornalistiche che ci vedevano coinvolti, più o meno direttamente, nel varo dell’esecutivo. E così è stato…”
Il sindaco Bartolomeo è stato un fine stratega anche a livello comunicativo. Ha permesso che nel frullatore finissero i nomi più disparati ma ha evitato che vi terminassero i suoi: il 67 enne ex dirigente scolastico dell’istituto alberghiero “Angelo Celletti” Erasmo Colarutolo (nominato assessore al turismo e commercio), l’ex dirigente della ripartizione tecnica, Marco Fioravanti , di 60 anni, di Latina, neo responsabile dei Lavori Pubblici e manutenzione, la professoressa universitaria Antonella Prenner che si occuperà di scuola e cultura e la pedagogista Stefania Valerio, destinataria della delega ai servizi sociali. Ha avuto coraggio e audacia a sceglierli? Il tempo sarà unico ed implacabile giudice. Nessun’altro.
Saverio Forte