FORMIA – La decisione forse l’ha maturata quando ha visionato le foto che i giornalisti hanno inviato “in diretta” via whatsapp. Poi ha conosciuto di conoscere – come un novello San Tommaso – i nominativi dei nuovi assessori dopodiché ha pronunciato una parola che per le orecchie del sindaco Sandro Bartolomeo è decisamente assordante: basta. Non è piaciuta al capogruppo consiliare della lista “Ripartiamo Insieme” Mauro Delle Donne la composizione della cosiddetta “giunta tecnica a metà” da parte del Sindaco di Formia. Gli sono apparse indigeste, poi, le parole ed i concetti espressi nel resoconto della conferenza stampa di giovedì che l’hanno spinto “definitivamente ad abbandonare questa maggioranza”. Il sindaco era apparso tranquillo che “Mauro, uomo delle istituzioni”, rimanesse al suo posto e approvasse nei prossimi giorni il conto consuntivo. E, invece, quello che resta della maggioranza di centrosinistra si è ulteriormente assottigliata che lo stesso apporto numerico di Forza ora, più che mai, comincia a farsi preoccupante.
Nel mirino di Delle Donne è finito naturalmente il sindaco Bartolomeo che in una dichiarazione aveva definito”inevitabile” il divorzio, o meglio, la mancata riconferma in Giunta dell’ex vice-sindaco ed assessore alle Opere pubbliche Eleonora Zangrillo: “Non capisco e non accetto, ora come prima, che le richieste di confronto e le posizioni di chi ha espresso vedute differenti siano ancora etichettate liquidate con sufficienza – ha scritto in un documento Delle Donne – Non capisco e non accetto che, mentre da una parte Bartolomeo ha dichiarato ultimamente di non voler sentire più parlare di civismo, dall’altra parte sa benissimo quanto sia stato fondamentale l’apporto dei partecipanti, ma soprattutto degli eletti ( con chiaro riferimento allla Zangrillo, la più votata nel centrosinistra alle amministrative del 2013) della lista civica di cui ho fatto parte. Le liste civiche che in queste ultime elezioni(così come nei sui passati mandati) hanno contribuito a farlo eleggere, ora sono diventate il “civismo” da abbandonare.
E le persone che in quelle liste erano candidate e sono state elette con i propri voti, ora sarebbero state elette, secondo lui,addirittura solo grazie al suo nome sulla lista – ha aggiunto il capogruppo di “Ripartiamo Insieme” – Bartolomeo ha dichiarato, nel mio ultimo incontro con lui, di non aver bisogno dei voti di alcuni di quelli che erano suoi consiglieri di maggioranza, ma di voler cercare i voti in Consiglio di volta in volta, sia nella maggioranza che nell’opposizione. Ed i partiti che erano all’opposizione, in particolare Forza Italia, ora diventano per lui una risorsa preziosa e a loro chiede di stargli vicino nei prossimi mesi. Ebbene, se per stare più vicini al Sindaco sembra essere meglio stare all’opposizione, allora farò anche io in questo modo. Sono, come lui ha dichiarato, uomo delle istituzioni. Proprio per questo, ho l’esigenza di capire meglio come questa nuova maggioranza intenderà interpretare l’appartenenza e la gestione dell’istituzione Comunale, nei prossimi mesi”.
La giornata politica di venerdì si è arricchita della convocazione del prossimo consiglio comunale, il primo dopo il contestato accordo tra Pd e Forza Italia. Si svolgerà di buon mattino (alle 9) del 17 maggio con due argomenti all’ordine del giorno: la discussione sulle discussioni del sindaco sulla nuova situazione politica che si è venuta a creare ed il rinnovo – come richiesto dalle opposizioni centriste – delle commissioni consiliari. Tutto bene, tranne che per un aspetto: nella fissazione della seduta consiliare manca la seconda convocazione. Una dimenticanza del presidente dell’assemblea Sandro Zangrillo? Può darsi. Mancherà il numero legale? Di sicuro.
Saverio Forte