GAETA – I dati sono preoccupanti. Quasi un milione di bambini presentano condizioni cliniche riferibili a quadri di cronicità, rarità e complessità assistenziale. E secondo un recente documento della Società Italiana di Pediatria questo concetto di cronicità riguarda bambini con bisogni assistenziali speciali nella sfera fisica, evolutiva, comportamentale ed emotiva che richiedono servizi sociosanitari di tipo e dimensione diversa da quelli usuali. Questi temi sono affrontati da venerdì a domenica a Gaeta nel corso della sesta edizione del sesto congresso “Orizzonti in pediatria”, un qualificato e prestigioso momento di confronto in corso di svolgimento presso l’hotel Summit tra i medici pediatri ospedalieri, quelli cosiddetti di famiglia e specialisti fortemente voluto dall’ordine provinciale dei medici di Latina e dalla Società italiana di Pediatria. Viene analizzato l’infinito universo nella crescita di un bambino che ora, più che mai, impone una gestione multisciplinare integrata. Naturalmente con l’imprescindibile apporto delle famiglie.
La sesta edizione di “Orizzonti in pediatria” sta anche ribadendo la necessità di garantire ai bambini prestazioni sanitarie e protezione sociale, anche di lunga durata. Dunque è necessario pianificare progetti personalizzati redatti sulla scorta di valutazioni multidimensionali congiunte specialista-pediatra di famiglia. Per i pediatri sono fondamentali la centralità della famiglia (family centred care), il coinvolgimento attivo del paziente e dei familiari, componenti di un unico team clinico assistenziale, orientato a soddisfare le aspettative, le preferenze, i bisogni ed i valori dei bambini. “Orizzonti in Pediatria 2017 vuole essere un laboratorio creativo e sperimentale – hanno a sottolineare la dirigente del repoarto di pediatria dell’ospedale Dono Svizzero di Formia Giovanna Colella e uno dei due presidenti del convegno, il dottor Costantino Supino – capace di promuovere e produrre momenti di indubbio valore formativo, attraverso il racconto di casi clinici vissuti quotidianamente nella pratica ambulatoriale. Un focus è previsto per le malattie rare, croniche e complesse, sugli aspetti epidemiologici per comprendere meglio il relativo impatto assistenziale, sugli elementi di semeiotica clinica per identificare precocemente le condizioni di cronicità più comuni nell’età evolutiva, sui percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali, con particolare riferimento alle problematiche gastroenterologiche, endocrinometaboliche, ortopediche, oculistiche, respiratorie, nutrizionali e di interesse otorinolaringoiatrico.
Un’attenzione particolare sarà garantita all’applicazione di tecnologie olistiche, come la metabolomica e la microbiomica, che potranno fotografare la complessità di ciascun individuo, catturandone l’impronta metabolica e le traiettorie capaci di indicare lo stato di salute e lo sviluppo di potenziali condizioni evolutive di malattia. Anche per l’edizione 2017 degli “Orizzonti in pediatria” sono previsti dei corsi interattivi, ricchi di casi clinici, esercitazioni ed autovalutazioni attraverso filmati in grado di simulare il setting della pratica ambulatoriale. La “tre giorni congressuale” si concluderà domenica mattina con un workshop sui disturbi del neuro sviluppo. Anche per questo evento formativo saranno previsti spunti di riflessione che, per le speci¬fiche tematiche sviluppate, coinvolgeranno operatori sanitari, insegnanti e famiglie. Oltre a discutere dei più comuni disturbi neurobiologici in ambito scolastico (Dislessia, Adhd, Dop) e dei bisogni educativi speciali(Bes), il convegno aiuterà il pediatra ad orientarsi nella giungla dei riferimenti legislativi a difesa dei diritti dei bambini svantaggiati. Un aspetto, di fortissima attualità, spesso trascurato negli studi medici e negli stessi ospedali. Purtroppo.
Saverio Forte
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