FORMIA – Ormai non ci sono più dubbi: la neo maggioranza al comune di Formia è formata dal Pd e, soprattutto, da Forza Italia. Non bastava il voto favorevole un mese fa degli azzurri al bilancio di previsione 2017 che la conferma è arrivata dal rinnovo delle dieci commissioni consiliari, rielezione resasi necessaria dopo l’abbandono dalla coalizione, numericamente sempre più risicata, che sostiene il sindaco Sandro Bartolomeo, dei quattro consiglieri della civica “Ripartiamo Insieme” e di Sinistra Italiana. Forza Italia ha provato, molto timidamente, a ribadire la sua autonomia politica dicendo di continuare a far parte della minoranza ma il pressing di tutte le altre forze di opposizione, che chiedeva il rinnovo delle commissioni con un criterio proporzionale, ha costretto il Pd a rinunciare parte delle sue rappresentanze a favore dei quattro consiglieri di Forza Italia che ora sono presenti in tutte le commissioni. Il sindaco Sandro Bartolomeo inizialmente aveva presentato al consiglio comunale la nuova Giunta “tecnica” varata la scorsa settimana ma non avrebbe mai immaginato che per il varo di dieci commissioni consiliari fosse necessaria un’estenuante (ed inutile) maratona in consiglio: ”Il capogruppo dell’Udc Amato La Mura ha ipotizzato scenari fantascientifici sugli accordi che io avrei sottoscritto… La verità è molto più semplice e lineare. Se voi aveste – ha detto rivolgendosi alle opposizioni centriste – i 13 voti per sfiduciare il sindaco sareste già andati dal notaio. La verità è che non ci li avete. Potete girare intorno e fare tante chiacchiere. Perché non proponete la sfiducia? Su questo argomento vi incartate. Se poi ci riflettete questo è il punto che sta vivendo oggi la città. Se è vero che c’è una maggioranza in difficoltà che ha bisogno di un sostengo è anche vero che c’è una minoranza che non ha i numeri per diventare maggioranza. Quali sono le forzature che stiamo facendo? La posizione che ho espresso l’ho fatto chiaramente anche con la nomina della giunta. Il gruppo di Forza Italia non ha chiesto nulla per la giunta. Né un tecnico, né un uomo loro, niente. La giunta l’ho fatta io. Non ho stipulato alcun patto. Se sarà sufficiente lo dirà il consiglio comunale.
Se il gruppo di Forza Italia si stancherà, ci vorrà un secondo per capirlo. Basterà che si uniscano alla richiesta di sfiducia. E’ solo agitazione mediatica. A Sinistra Italiana riconosco motivazioni politiche, non tutti gli abbandoni lo sono stati. Molti rispondono ad esigenze di carattere non politico e non sono qui a sottolinearlo. Se poi dobbiamo entrare nei casi specifici, offenderemmo la dignità di questo consiglio comunale. Noi siamo pronti ad andare avanti sapendo di avere i numeri. Quando non ce li avremo… la mia vita non dipende dalla politica”. Per Forza Italia tanto rumore per nulla perché dopo il bilancio di previsione è pronta il 31 maggio a licenziare il conto consuntivo 2016 per continuare una nuova esperienza politico-amministrativa. Lo ha detto a chiare lettere il consigliere comunale Salvatore Forte, l’esponente azzurro che per conto del segretario regionale Senatore Claudio Fazzone ha permesso il fidanzamento politico con il Pd formiano: ”Quando abbiamo approvato il bilancio per evitare il commissariamento del comune, non ci aspettavamo di accendere tutta questa animosità tra coloro con i quali abbiamo condiviso un percorso di minoranza. Il loro diritto è stato compresso perché noi, come forza di rilevanza, abbiamo il diritto a delle posizioni che sono frutto dell’elezione di 4 consiglieri di Forza Italia che, dopo essere stati eletti, sono rimasti, a differenza di altri, al loro posto. Noi non siamo a carico di nessuno. Vogliamo avere il diritto che ci deriva dall’elettorato di rappresentare la forza politica con i nostri numeri. Noi quattro voteremo il consuntivo anche se non lo abbiamo gestito noi. Sentiamo questa responsabilità. Non abbiamo avanzato alcuna richiesta per la Giunta e neppure c’è stato proposto alcunchè. Ci sono gli argomenti che valuteremo nell’interesse della città che non deve meritare altri schiaffi, altrimenti finiremmo in una situazione torbida dove sarà difficile risalire la china. Non voglio neanche parlare delle cose importanti di cui si sta parlando e di cui si discute da 30 anni.
Ci sono tante cose che bisogna iniziare a fare – ha concluso il consigliere Forte – Se continuiamo a stare qui a dire chi è maggioranza e chi minoranza. A me non importa nulla, volete dirmi che sono maggioranza, ditelo, saranno gli elettori a giudicare. Non c’è nessuna manovra oscura con il Pd. Ognuno deve avere dei tempi e modalità opportune per valutare nelle sedi politiche eventuali accordi”. Le opposizioni centriste si sono appellate ad Agatha Christie perché un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova. Antonio Di Rocco, Amato La Mura e Pasquale Cardillo Cupo, capogruppo di Generazione Formia, dell’Udc e della lista “Idea Domani”, hanno salutato il voto finale del consiglio comunale sulle commissioni come “una liberazione”, una “chiarificazione del quadro politico-elettorale” in vista delle amministrative del 2018: ”Forza Italia è passata ufficialmente in maggioranza in base ad un non specificato accordo politico. Bene così finalmente si è fatta chiarezza. Da oggi a Formia c’è un’amministrazione targata PD/Forza Italia. Noi diciamolo ancora più forte che cambiare si può’ e continueremo a lavorare per costruire un’alternativa seria e credibile per una città ormai ferma e ingessata evitando ammucchiate che hanno portato ai risultati che ormai sono sotto gli occhi di tutti. Questa mattina a Gaeta è arrivata una nave da crociera con 1000 persone, a Formia un pedalò con a bordo 4 voti per il bene di Formia…”
Saverio Forte
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