Ambiente

Minturno / Impianto mitilicoltura a Scauri, il sindaco Stefanelli diffida la Regione Lazio

MINTURNO – Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è l’autorità competente alla redazione e gestione del procedimento amministrativo relativo all’approvazione dei piani e dei programmi di gestione dello spazio marino. Lo prevede il decreto legislativo del 17 ottobre 2016 n. 201, in attuazione della direttiva 2014/89/UE. Su tale documento si basa la diffida del sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli, con delibera 128/2017, inviata al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, al direttore regionale agricoltura e sviluppo rurale caccia e pesca area economica ittica e gestione sostenibile risorse Roberto Ottaviani, al dirigente dell’area agricoltura e sviluppo rurale Emanuela Martini e al direttore regionale ambiente e sistemi naturali Vito Consoli. Una diffida dal proseguire nell’iter del rilascio della concessione di specchio acqueo antistante il Comune di Minturno per l’installazione di un impianto di mitilicoltura in favore della società cooperativa La Marea di Bacoli.

Nel decreto legislativo è anche previsto che i piani di gestione dello spazio marittimo saranno elaboratori da un comitato tecnico da istituirsi presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del quale, per ciascuna area marittima di riferimento, sarà parte un rappresentante delle Regioni designato dalla Conferenza dei presidenti delle Regioni. Pertanto la competenza al rilascio delle autorizzazioni all’esercizio di nuovi impianti di acquacoltura in mare è in capo al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali mentre l’attribuzione alla giunta regionale delle competenze in relazione alla pianificazione dello spazio marittimo di cui alla normativa europea è in totale contrasto con la normativa nazionale vigente.

Nella delibera si ribadisce che “i pareri degli attori coinvolti nel procedimento sono stati acquisiti singolarmente e separatamente, senza confronto e contraddittorio, senza dar luogo ad alcuna comparazione tra interessi pubblici e privati, e con netto sbilanciamento a favore dell’attività economica e commerciale del privato richiedente rispetto agli interessi della conservazione e valorizzazione del patrimonio costiero ai fini della tutela ambientale”. Tra l’altro, “nel procedimento amministrativo non sono stati coinvolti tutti gli interessi pubblici in gioco ivi compreso quello della tutela dei beni archeologici sommersi facente capo al Ministero dei beni culturali, atteso che la linea di costa in epoca romana era avanzata di circa 200 metri rispetto all’attuale”. E infine nella delibera di giunta regionale 84/2017 non risulta indicata né l’area sensibile del Golfo di Gaeta né il Sic/ZPS.

La diffida segue di pochi giorni il parere negativo socio-economico ribadito dalla giunta Stefanelli con la delibera 124/2017. Nel richiamare in premessa sia la legge regionale n. 8 del 2016, secondo la quale è stata data facoltà alle amministrazioni locali di esprimere i propri pareri tecnici, sia i pareri negativi già espressi nelle delibere di consiglio comunale del 2015 e 2016 che quelle commissariali dello scorso anno, ad integrazione di tale documentazione è stato prodotto questo nuovo parere di carattere socio-economico dalla segretarie generale del Comune di Minturno, in collaborazione con il servizio urbanistico e il servizio patrimonio, nel quale emergono numerose criticità impattanti sul territorio. La relazione tiene conto della compatibilità dell’impianto con le attività turistiche ed economiche presenti nell’area e della conservazione del paesaggio naturale e costiero del litorale. Vengono elencate le attività sportive esistenti sul luogo, come il windsurf, kitesurf e vela, o il percorso che l’amministrazione comunale ha inteso avviare per il riconoscimento della Bandiera Blu, per non parlare dei già presenti impianti di itticoltura a Gaeta o il danno arrecato alle attività di pesca e al turismo balneare. Altro aspetto è quello della tutela del panorama, che un impianto del genere rovinerebbe arrecando un “danno di immagine” al Comune di Minturno, oltre ad essere in netto contrasto con l’area naturale protetta del Parco di Gianola e Monte di Scauri.

Dal presidente della Regione Lazio giungono rassicurazioni in merito, che sarebbero state pronunciate direttamente all’assessore alla cultura Mimma Nuzzo, quale rappresentante dell’Amministrazione Comunale di Minturno durante l’Appia Day, alla presenza del Direttore del Parco Riviera d’Ulisse e del Presidente di Legambiente Sudpontino. Sul caso polemizza il meetup 5 Stelle “Minturno in Movimento” che chiede della documentazione scritta comprovante le affermazioni del governatore. Nel frattempo, per dare un segnale forte indirizzato all’amministrazione regionale a guida PD, si sono autosospesi non solo il sindaco Stefanelli ma anche i consiglieri del Partito Democratico Americo Zasa, Paola Graziano, il presidente del consiglio comunale Giuseppe Tomao e l’assessore al personale Pietro Nicandro D’Acunto, mentre non hanno firmato Franco Esposito, Matteo Marcaccio e l’assessore alla cultura Mimma Nuzzo.

Giuseppe Mallozzi

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