FORMIA – Una facciata amorfa, sporca e in balia del tempo. Proprio davanti alla darsena e a quella torre che da secoli svetta sul mare a simboleggiare una parte importante della storia di Formia. Il resto lo fece l’incendio che nel settembre 2015 colpì il secondo piano: pareti annerite, grate bruciate, degrado sempre più manifesto. Tutto questo ormai appartiene al passato perché il retro dell’Istituto “Pollione” di Mola è da giorni un’immensa opera d’arte, sintesi di elementi architettonici e colori, perfettamente armonizzati con il contesto. Il merito è dell’artista polacco “Chazme”, protagonista del secondo appuntamento dell’edizione 2017 di “Memorie Urbane”, il festival di street art cui il Comune di Formia aderisce da anni e che ha già portato alla riqualificazione di numerosi luoghi dimenticati della città.
“Le opere realizzate da Memorie Urbane – spiega l’Assessore alla Sostenibilità Urbana Claudio Marciano – sono un investimento per il territorio cittadino, un vero e proprio museo a cielo aperto fatto di opere eseguite da artisti di fama internazionale che hanno provveduto a restituire un significato a luoghi che ormai lo avevano perduto. Penso agli interventi realizzati a Vindicio, San Giulio, Maranola, Trivio, via Cassio, piazza Aldo Moro. Continueremo a sostenere l’iniziativa – conclude l’Assessore -, ad utilizzare l’arte come elemento di identità e di recupero, capace di restituire dignità anche alle porzioni di città apparentemente dimenticate”.