SUD PONTINO – Sono le fasce sociali più a rischio – anziani, disabili e malati – quelle più penalizzate dalla gra-vissima carenza idrica che sta colpendo l’intero sud-pontino e il comune di Formia, il primo della serie, è corso ai ripari. Nel quartiere medioevale di Castellone e nelle colline di San Remigio, Pagnano e Santa Maria La Noce l’acqua manca pressochè da una settimana e per far fronte a questa emergenza è stato attivato un ufficio di emergenza idrica che si occuperà di garantire l’erogazione a domicilio dell’acqua alle categorie sociali protette impossibilitate a raggiungere piazza Santeramo in Colle dove Acqualatina ha predisposto il servizio sostitutivo tramite autobotti. A partire dal primo pomeriggio di mercoledì fino alle ore 19 e, nei giorni a seguire, dalle 8 alle 19, è a disposizione dei cittadini un numero di telefono – 0771.778376 – da chiamare per richiedere l’approvvigionamento a domicilio dell’acqua. Si tratta di un servizio che resterà operativo, grazie ai volontari della Protezione Civile “Ver Sud Pontino” e della “Croce Rossa Italiana”, sino a quando non sarà superata questa emergenza idrica.
I sindaci, seppur in ritardo, si stanno mobilitando per chiedere ad Acqualatina gli opportuni rimedi a fronte di un problema che una duplice causa: le scarse precipitazioni piovose e le incredibili e colpevoli perdite lungo le obsolete condotte. In quest’ottica il sindaco di Formia ha chiesto ai colleghi e rappresentanti di tutti i comuni del Golfo di concertare un “pacchetto” di proposte comuni da avanzare all’ente gestore. Se ne riparlerà nel corso di un incontro in programma nella giornata di giovedì. Intanto sta facendo discutere l’istanza che il sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli, ha inoltrato ad Acqualatina di provvedere ad aumentare l’approvvigionamento idrico sul territorio attraverso navi cisterna in partenza da Napoli.
E se la Confcommercio ha sollecitato il varo di un piano per garantire l’acqua alle attività commerciali e turistiche messe in ginocchio dall’emergenza, il comune di Minturno ha scritto al Prefetto di Latina per convocare un comitato di sicurezza, perché la crisi idrica sta ormai investendo l’ordine pubblico, igienico-sanitario ed economico.
Saverio Forte