FORMIA – Ma sono addebitabili tutte ad Acqualatina le responsabilità gestionali sulla grave emergenza idrica che sta colpendo il sud pontino e, in particolare, Formia? Se la risposta è senz’altro negativa, l’interrogativo l’ha posto in maniera seria e, in maniera provocatoria dal punto di vista politico, il consigliere indipendente Mattia Aprea nella conferenza dei capigruppo che ha inserito oggi nell’ordine del giorno del consiglio comunale del 9 giugno – ma è probabile che slitti al 12 per mancanza del numero legale nella nuova maggioranza Pd-Forza Italia – il punto aggiuntivo riguardante l’approvazione del progetto definitivo che, finanziato per oltre 906mila euro, è stato redatto da Acqualatina (su impulso dell’ex sindaco di Formia, il compianto Senatore Michele Forte ) per la realizzazione della rete idrica e di un serbatoio in località S.Maria La Noce per approvvigionare la parte alta (Castellone) e occidentale (Vindicio) di Formia.
Qui – ironia della sorte – l’acqua manca da una settimana e le rivelazioni del consigliere Aprea sono politicamente significative e, se confermate (come sembra), metterebbero in cattiva, in pessima luce, l’operato dei vertici istituzionali del comune di Formia. Non appena il progetto giunse in comune venne immediatamente presentato all’attenzione della commissione Lavori Pubblici su proposta dell’allora e attiva assessore al ramo Eleonora Zangrillo. L’approvazione in Commissione avvenne all’unanimità il 4 ottobre 2016 e l’argomento venne inserito all’ordine del giorno del consiglio comunale del 21 novembre dello scorso anno. In quella seduta il punto nell’agenda consiliare venne ritirato perchè l’iter degli espropri non era stato correttamente completato.
“La delibera, nonostante l’avvenuto successivo completamento dell’iter amministrativo da parte del settore Opere Pubbliche del comune, non venne più riproposta dal Presidente del Consiglio Comunale all’assemblea civica! – ha tuonato il consigliere Aprea in sede di conferenza dei capigruppo – Solo oggi, e con ordine aggiuntivo (Sic!) del consiglio comunale del prossimo 12 giugno (che non si terrà perchè l’attuale pseudo maggioranza non ha i numeri per approvare il conto consuntivo) il presidente del Consiglio Comunale Alessandro Zangrillo – residente nel quartiere di Castellone e probabilmente vittima anch’egli dei black out idrici di questi giorni – si è ricordato della grave omissione fin’ora commessa e, in piena crisi idrica, tenta di porre rimedio! L’onestà intellettuale, che credo debba albergare nella mente di tutti, mi porta a precisare che la realizzazione di questo serbatoio non avrebbe rappresentato la soluzione della grave emergenza idrica in atto ma certamente avrebbe garantito le zone alte di Formia ed anche altre località. La stessa onestà intellettuale mi porta, altresì, a precisare che l’ inserimento di importantissimo argomento del Consiglio Comunale solo in piena emergenza idrica e non in precedenza ha tutta l’aria di una goffissima correzione in corsa! Le omissioni, però, le pagano sempre gli utenti cittadini!”.
Anche l’ex capogruppo di “Ripartiamo per Formia”, Mauro Delle Donne, punta il dito contro il doppiopesismo del presidente del consiglio comunale Zangrillo: “La città ora si chiede perché ha aspettato tutti questi mesi per riportare l’argomento della costruzione del necessario serbatoio in località Pagnano in consiglio comunale. L’opera, completamente finanziata da Acqualatina, poteva ritenersi già conclusa e i disagi di questi giorni non verificarsi. Perché?”
Saverio Forte