MINTURNO – Era stato arrestato dal nucleo radiomobile dei Carabinieri di Formia in un’operazione coordinata dal Tenente Massimo Milano. I militari nella tarda serata del 24 febbraio 2016, dopo alcune sommarie informazioni confidenziali, fecero irruzione nell’abitazione del Danilo Armando Clemente, 31enne di Scauri, e rinvenirono in un locale cantina di pertinenza dell’abitazione una pistola “Beretta 9×21”, caricata con 13 colpi.
Le giustificazioni del Clemente, che si dichiarò da subito estraneo alla vicenda negando il possesso dell’arma, non vennero ritenute credibili, tanto che il Tribunale di Cassino lo condannò nell’ottobre dello scorso anno a 3 anni di reclusione. Oggi la svolta davanti la Corte di Appello, dove la terza sezione, dopo una lunga discussione degli avvocati difensori, Pasquale Cardillo Cupo e Vincenzo Macari, ha assolto l’imputato per non aver commesso il fatto, disattendendo la richiesta del Procuratore Generale che invece insisteva nella conferma della sentenza di condanna. Soddisfatti gli avvocati Cupo e Macari che hanno sempre creduto nell’innocenza del loro assistito.
Saverio Forte