LATINA – L’acqua nei centri del sud pontino continua a scarseggiare e da lunedì arriveranno nel porto commerciale di Gaeta le storiche bettoline per tentare di ridurre – perché questo è l’obiettivo minino – la grande sete che resta la principale e preoccupante incognita per il buon esito dell’avviata stagione turistica. L’ha annunciato il neo presidente di Acqualatina Michele Lauriola nel corso di un vertice che ha espressamente chiesto il Prefetto di Latina Pierluigi Faloni per dibattere le cause e, soprattutto, trovare i rimedi per fronteggiare la perdurante e grave emergenza idrica. Il Prefetto si è fatto portavoce del malessere di tutte le amministrazioni comunali del Golfo e – si vocifera – ha raccolto i timori delle stesse forze dell’ordine circa l’esistenza di problemi di ordine pubblico quando la popolazione stanziale quadruplicherà nella prima decade di luglio.
A difendere l’operato dell’ente gestore è stato invece, il presidente Lauriola che ha illustrato al massimo rappresentante dello Stato in provincia il proprio piano d’azione e gli interventi previsti, sia nel breve periodo che a lungo termine, con un focus sugli interventi più urgenti per recuperare più acqua per tentare di lenire i disagi che stanno penalizzando il sud pontino. Il presidente Lauriola ha informato il Prefetto che, già dallo scorso settembre, il piano degli interventi è stato aumentato, soprattutto per recuperare la risorsa idrica nel Sud Pontino.
Purtroppo i dati allarmanti di questo anno non solo confermano il trend degli ultimi anni ma drammatizzano la situazione. In quest’ottica Consiglio di Amministrazione di Acqualatina ha approvato nella seduta del 12 giugno scorso un piano di emergenza che introduce nuove azioni, finalizzate al recupero, in tempi brevi, di una portata utile a lenire i disagi che stanno riguardando la zona dei Monti Lepini e, soprattutto, del Sud Pontino.
Il Prefetto di Latina ha sollecitato da parte di Acqualatina “di garantire risposte certe e chiare, sia in termini di risultati da ottenere sin da subito, sia in termini di trasparenza nell’informazione all’utenza, ribadendo la criticità della situazione per un territorio, quello del Golfo, a forte vocazione turistica. Le navi cisterna provenienti da Napoli, le stesse che alimentano Ponza e Ventotene, non bastano e sull’ipotesi di installare alcuni dissalatori e individuare nuovi fonti di approvvigionamento il presidente di Acqualatina ha promesso di avviare un dialogo interistituzionale con tutti gli enti coinvolti.
Intanto martedì a Formia si svolgerà, su richiesta della presidente della Provincia Eleonora Della Penna, l’assemblea dei sindaci dei comuni dell’Ato 4 e la Confcommercio Lazio Sud ha ufficialmente chiesto al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti di valutare se esistano le condizioni per la dichiarazione dello “stato di emergenza idrica in modo da mettere in campo una serie di interventi atti ad alleviare una situazione ormai insostenibile ed inaccettabile con forte rischio di sopravvivenza delle attività che insistono nei territori colpiti dalla grave carenza idrica, oltre che sanitario.
Una situazione che sta letteralmente precipitando pertanto occorre mettere in campo azioni serie e mirate per tutelare le aziende e la collettività. – ha dichiarato il presidente della Confcommercio Lazio Sud, Giovanni Acampora – In questo delicato momento non occorrono comunicati stampa o promesse, bensì interventi concreti”. Intanto la Confcommercio Lazio Sud renderà noto il calendario dei punti per la raccolta firme degli operatori che andrà a supportare la terza azione che l’associazione di categoria intende avviare, l’’az¬ione di accertamento della responsabilità “Atp”, l’accertamento tecnico preventivo presso il Tribunale di Cassino che, se accolto aprirà la strada alle azioni di risarcimento danni.
Saverio Forte