FONDI – Un traguardo dopo una bella e generosa storia di 126 anni? Macchè. Magari un trampolino di lancio, che coniugando storia ed innovazione, consenta di guardare al futuro, alle prossime sfide, con ottimismo ma sempre con un’unica ed imprescindibile “mission”: continuare a garantire lo sviluppo ed il benessere, sociale ed economico, dell’intero territorio del Basso Lazio. Sobria, semplice ma efficace si è rivelata la cerimonia ufficiale dell’inaugurazione domenica sera della nuova direzione generale della Banca Popolare di Fondi che, decisamente innovativa ed ecosostenibile, costituisce un investimento importante di uno dei più importanti istituti di credito popolari italiani che nella sua azione quotidiana, dal lontano 14 giugno 1891, non trascura, non abiura mai la sua genetica prerogativa: l’essere una banca popolare. Dopo il taglio del nastro e la benedizione della struttura di via Appia (il progetto dell’ingegner Luca Di Franco richiesto sette lunghi anni per ottenere tutti i pareri di legge e…tre per la sua esecuzione) da parte di Don Sandro Guerriero, l’intervento del sindaco di Fondi Salvatore De Meo ha messo in evidenza come la nuova sede della direzione della Bpf sia considerata la “casa di chi opera per il territorio, uno strumento di sviluppo di cui Fondi, con la apprezzata laboriosità, deve essere fiera ed orgogliosa”.
E poi un passaggio che ha reso vincente la sfida avviata 126 anni fa da 86 soci che, guidati da Monsignor Massimiliano D’Ettorre, sottoscrissero un capitale iniziale di circa 26.832 mila lire….per dare vita alla “Società anonima cooperativa a responsabilità limitata”, finalizzata all’esercizio del commercio bancario e al sostegno dell’economia locale”: ”Le banche – ha ricordato il sindaco Salvatore De Meo– sanno fare il loro mestiere se rendono mobili le cose fisse. La Banca popolare di Fondi non è stata solo uno strumento intermediario nella gestione del danaro ma ha avuto la capacità e merito di catturare e meritare la fiducia di migliaia e migliaia di famiglie e di imprese, di quell’economia reale che ha patito, più di tutti, la lunga e non ancora terminata stagnazione. Grazie allo spirito di sacrificio e alla professionalità di tutte le sue componenti, ai diversi livelli, la Bpf – ha concluso il sindaco De Meo – ha saputo far coronare tanti sogni a moltissimi cittadini ed imprese contribuendo alla trasformazione di un territorio che ha ancora tanti, tantissimi, margini di miglioramento e di progresso…”
Intervista al Cav. Giuseppe Rasile, Presidente Bpf (a cura di Saverio Forte)
Che la Banca Popolare di Fondi sia una “palestra” di crescita aperta “a tutti”, la riprova è, in maniera inequivocabile, l’esempio, l’opera e la figura del direttore generale Gianluca Marzinotto, 25 dei suoi 49 anni trascorsi a contribuire a modernizzare un brand, il cui principale elemento di forza è “creare ricchezza per i territori grazie alle risorse lì ottenute”. E i dati snocciolati dal “diggì” nel suo analitico intervento sono stati emblematici. La Banca Popolare di Fondi ha erogato al 31 dicembre 2016 finanziamenti per il 57% alle famiglie, il resto alle imprese. La crisi economica ha motivato in Italia il mondo creditizio a chiudere i propri rubinetti nei confronti di “chi non ce la faceva”: “Noi siamo andati controcorrente – ha ribattuto Marzinotto – Abbiamo aumentato i prestiti per un importo di 84milioni di euro con un +8% e non è un caso che, poi, siamo premiati da relazioni stabili e continue con il territorio su cui operiamo. Grazie alla Banca Popolare di Fondi sono nate tante start up a conduzione giovanile, continuamo a privilegiare il piccolo credito e, non è un caso, che – ha aggiunto con un pizzo d’orgoglio il direttore generale Marzinotto – che siamo tra le 40 banche popolari in Italia che hanno resistito alla crisi…”
Intervista a Gianluca Marzinotto, Direttore Generale Bpf (a cura di Saverio Forte)
Capitolo futuro. La Banca Popolare di Fondi alla vigilia del suo 126° compleanno aveva inaugurato il suo nuovo, moderno e funzionale sito internet: “La tecnologia è una grande opportunità che vogliamo cogliere e non lasciarci sfuggire. I contratti home-banking sono una piacevole conferma in tutti i nostri sportelli. Ma resta l’uomo la nostra arma vincente. La continua formazione professionale con 800 ore all’anno è una prerogativa anche perché le persone che fanno parte di questo progetto, espressione diretta dello stesso territorio, ci hanno permesso di superare ogni tipo di avversità, ci consentono di andare avanti e perseguire ogni tipo di traguardo. Nessuno escluso…” L’inaugurazione della nuova sede della direzione generale ha permesso ai “vertici” della Bpf di illustrare un’altra apertura, diretta, nei confronti del territorio. E’ l’auditorium, una sala polifunzionale con 312 posti a sedere che, dotata delle più moderne tecnologie, in futuro sarà messa a disposizione di chi sarà interessato per l’organizzazione di importanti eventi sociali e culturali.
Nel corso della bella e piacevole serata un intellettuale fine qual è don Luigi Mancini ha presentata anche un’importante mostra su uno dei “figli” illustri di Fondi, un avvocato mancato poi diventato uno degli artisti più raffinati ed eclettici della storia della pittura italiana del Novecento, Domenico Purificato che, nato a Fondi nel 1915, è scomparso prematuramente a Roma in seguito ad un ictus nel 1984. L’esposizione dedicata a Purificato con i suoi 22 dipinti, provenienti da collezioni private e musei italiani e internazionali, rimarrà aperta al pubblico, nella bellissima e luminosa hall della direzione generale, fino al prossimo 10 Luglio. La cerimonia si è chiusa all’insegna della musica di qualità grazie all’applaudito concerto dell’Orchestra da Camera “Città di Fondi” diretta dal maestro Gabriele Pezone. Un altro esempio di “fondanità” che tutto il mondo apprezza come “lampadine appese” quelle arance, raccontate nel 1786 da Goethe, in uno dei suoi tanti viaggi in Italia e distrutte dalla grande nevicata del 1956….ma sempre molto belle.
Saverio Forte