LATINA – Questa mattina si riunisce l’assemblea dei Sindaci ATO4. I Meetup del Golfo di Gaeta hanno consegnato una lettera per chiedere di emettere un’ordinanza contingibile come avvenuto a Cosenza.
“La grave crisi idrica che stiamo attraversando – si legge nella missiva – ci viene presentata come evento che riguarda tutta Italia. Questo ci ha spinto a confrontarci con gli attivisti di altri comuni e, in questa condivisione di esperienze ed informazione, siamo venuti a conoscenza del caso del comune di Cosenza.
A gennaio il sindaco di Cosenza ha emesso un’ordinanza contingibile che intimava al gestore del Servizio Idrico Integrato di garantire l’approvvigionamento di acqua potabile secondo il litraggio al secondo fissato da un accordo precedente e richiedeva anche le chiavi dei punti di approvvigionamento per potervi installare dei misuratori di portata e pressione onde controllare il rispetto dell’accordo da parte del gestore.
Tale ordinanza segue un’altra ordinanza del 2012, che vietava la sospensione della distribuzione dell’acqua, che fu, però, impugnata dal gestore davanti al TAR, inutilmente, dato che il TAR respinse il ricorso.
L’ordinanza, oltra a prendere in considerazione una situazione molto simile a quella della nostra provincia, pone le basi dell’azione sull’ “esigenza costituzionale di tutela dell’igiene e della salute pubblica”, che vede il sindaco come autorità di massima sicurezza, e sull’ “urgente necessità di assicurare l’approvvigionamento idrico regolare, con particolare riferimento ad ospedali, strutture sanitarie, case di cura […]”.
Chiediamo ai nostri sindaci, ognuno di loro autorità di massima sicurezza per il proprio comune, di agire analogamente al sindaco di Cosenza nei confronti di Acqualatina e del partner privato della stessa, intimando il rispetto di condizioni minime di litraggio al secondo e, soprattutto, di pressione al piano strada, idonea a garantire l’approvvigionamento idrico anche ai piani alti degli edifici, rendendo nota la situazione e l’ordinanza, per conoscenza, anche all’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico.
Aggiungiamo che in Calabria l’esempio del sindaco di Cosenza è stato seguito, con successo, anche da altri sindaci, tra i quali il sindaco di Crotone e quello di Scalea.
Confidiamo, pertanto, che questa nostra richiesta sia accolta prontamente: nel breve termine, riteniamo sia l’unica in grado di poter garantire alla cittadinanza il rispetto del diritto all’acqua, diritto configurabile come estensione del diritto alla vita.”