FORMIA – Anche la Chiesa del Golfo si mobilita per tentare di richiamare l’attenzione della politica e delle autorità competenti per superare e risolvere la gravissima emergenza idrica. A sollecitare, più precisamente, un “un impegno urgente e preciso” è l’attivo parroco della Chiesa di S.Erasmo di Formia, don Alfredo Micalusi, che nella duplice veste di direttore della Caritas Diocesana, ha promosso una petizione che arriva dal basso, da un comitato spontaneo di cittadini.
L’iniziativa vuole diventare un ulteriore strumento di pressione non avendo legami con partiti politici. E gli obiettivi sono richiedere il rispetto della legalità ed il risarcimento delle somme pagate ingiustamente alla società Acqualatina e promuovere un accertamento delle responsabilità per le inadempienze e i disservizi causati sinora dall’ente gestore. La petizione popolare, poi, nasce dal desiderio dei cittadini di partecipare alla “cosa pubblica” e dall’indignazione per la democrazia completamente disattesa sul territorio – si legge nella raccolta delle firme – da una politica asservita a poteri forti e complice di un sistema iniquo.
“So che di iniziative del genere ce ne sono diverse, questa non è alternativa a nessun’altra – ha commentato don Alfredo Micalusi, peraltro da anni la guida spirituale del presidio di Formia del coordinamento di Libera – Sono sicuro che le iniziative che davvero puntano al “bene comune” e che non sono motivate da altre finalità, soprattutto alla propaganda politica, confluiranno tutte in un unico fiume che travolgerà il sistema disonesto di chi sta lucrando vergognosamente vendendoci a caro prezzo ciò (l’acqua) che, per il semplice “diritto ad esistere”, dovrebbe essere accessibile a ad ogni essere umano!”. E don Micalusi chiama tutti …alle armi:”Forza allora, diamoci da fare!”
Saverio Forte