FORMIA – Incassata con soddisfazione la firma del decreto del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti di chiedere al governo lo stato di calamità naturale per la gravissima siccità in atto anche nel sud pontino, i centri più importanti, Formia e Gaeta, fanno quello che possono per far fronte all’inedita emergenza idrica. L’ipotesi di Acqualatina di installare quattro dissalatori nei pressi di Molo Vespucci non piace, per esempio, all’amministrazione Bartolomeo che, dopo un incontro avuto con i tecnici dell’ente gestore e alla vigilia di un vertice in programma venerdì in Prefettura a Latina e dell’assemblea dei sindaci dell’Ato 4 in programma il prossimo 17 luglio, rimanda la palla al consiglio comunale. Dovrà assumere la prossima settimana una decisione sulla quale il sindaco e la maggioranza Pd-Forza Italia esprimono da tempo forti perplessità in quanto l’immissione in rete di 15 litri al secondo non risolverà la grande sete. Anzi, si temono ricadute di natura ambientale per lo scarico della salamoia e per lo stato di salute dell’eco-sistema marino della spiaggia di ponente di Vindicio.
Se Atene piange, Sparta di certo non ride. E’ il caso di Gaeta che ha aperto, grazie alla collaborazione del comitato del sud-pontino della Croce Rossa Italiana, un deposito strategico di acqua potabile, fruibile in casi straordinari ed eccezionali di siccità totale, sull’intero territorio comunale o su parte di esso, per un periodo prolungato. Si tratta di un sito di raccolta e distribuzione di bottiglie d’acqua che entrerà in funzione nei momenti di black out idrico totale, persistente per più giorni, e nel caso in cui i centri di vendita terminino le scorte di con-fezioni di acqua. Previsto anche il servizio di consegna delle preziose bottiglie al domicilio di anziani, malati, diversamente abili, case di cura e di riposo, comunità di accoglienza che ne faranno richiesta e – come ha anticipato il presidente del comitato locale della Croce Rossa, Emilio Donaggio – sarà attivo un numero telefonico ad hoc da contattare per avere sia per avere informazioni sul servizio sia per ri-chiedere l’acqua a domicilio nei casi in cui non sia possibile ritirarla al deposito.
Saverio Forte