ITRI – Dopo Gaeta anche ad Itri fare un concorso dei vigili urbani diventa operazione assai complessa. Se nella città di Caboto la selezione, dopo quiz preliminari molto discutibili, due indagini delle forze dell’ordine giace tuttora in naftalina (nonostante in vari atti la volontà dell’amministrazione comunale di portarlo a termine sia stata manifestata successivamente alla prova più volte), ad Itri è stata proprio la procedura per la prima prova a mettere nei guai l’apparato burocratico comunale. Lo sostiene il consigliere comunale del movimento 5 stelle Osvaldo Agresti. Secondo l’esponente grillino infatti sui moduli prestampati consegnati ai concorrenti era presente anche uno spazio da riempire con nome e cognome. Una circostanza che, se verificata, sarebbe contraria alla legge che invece prevede per i quiz l’anonimato del concorrente in modo che la commissione sia in grado di giudicare l’elaborato scevra da possibili pregiudizi. In genere infatti si inserisce nei moduli un codice a barre o un altro sistema con cui attribuire la prova d’esame successivamente al suo autore. Bene ha fatto il sindaco Antonio Fargiorgio a disporre l’annullamento del concorso, i dubbi però sulla possibilità di procedere serenamente a questo tipo di assunzioni nel Sud Pontino rimangono e, di fatto, molti sono i comuni sotto di organico o che devono ricorrere ad assunzioni a termine per sopperire al maggiore fabbisogno della stagione estiva.