FORMIA – “Nella mattinata di oggi siamo venuti in possesso delle motivazioni che il giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Cassino Salvatore Scalera ha addotto per escludere gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Formia dalla costituzione di parte civile nel processo “voto di Scambio”, che vede imputati Sandro Bartolomeo, Gino Forte e Gennaro D’Angiò per l’appalto delle pulizie delle spiagge nel 2013. Nelle motivazioni del giudice, rese note lo scorso 29 giugno, non si fa alcun riferimento alla possibilità per i rappresentanti del Movimento 5 Stelle di costituirsi parte civile, ma solo ed esclusivamente al ritardo, secondo il giudice, nella formulazione dell’istanza”. Lo dichiara il meetup 5 stelle di Formia.
“Questo precedente, e la scelta di un avvocato decisamente migliore – prosegue la nota – ci consentirà di riproporre la costituzione di parte civile in caso di rinvio a giudizio dei tre imputati e costituirci parte attiva negli altri due procedimenti penali tuttora in corso, ovvero quello che vede indagata l’intera giunta municipale per un finanziamento illecito elargito alla società culturale Finisterre nel 2014, e quello, sempre per voto di scambio, con cinque disoccupati, che vede imputati Bartolomeo e Tallerini, e la cui indagine si è conclusa qualche giorno fa con la decisione del Pubblico Ministero Lo Mastro di procedere verso il processo”.
“A distanza di un anno, quindi, attendiamo le pubbliche scuse da quelli che ci hanno accusatidi superficialità e incompetenza”, scrivono gli attivisti del meetup Formia 5 Stelle. “Quando l’amministrazione comunale di Formia decide di non costituirsi parte civile nei processi in cui la città è parte lesa, i cittadini di Formia hanno il dovere morale di supplire a questa mancanza”.