FORMIA – Il fatto non sussiste… Sono stati assolti con questa formula dal Gup del Tribunale di Cassino, Salvatore Scalera, il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo, l’ex responsabile dell’ufficio igiene ed ambiente dello stesso comune Gino Forte ed il titolare della società cooperativa “Impero Romano”, Gennaro D’Angiò relativamente alle ipotesi accusatorie di abuso d’ufficio e, soprattutto, di voto di scambio relativamente agli incarichi affidati dalla neonata Giunta municipale di centrosinistra subito dopo le elezioni amministrative della primavera 2013 alla società “Impero Romano” per la pulizia e manutenzione di alcuni tratti di spiaggia libera lungo i due litorali cittadini.
Per il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Cassino non ci sono i necessari presupposti per lo svolgimento del processo nei confronti di Bartolomeo, Forte e D’Angiò a differenza di quanto aveva sostenuto nella sua lunghissima requisitoria la rappresentante della pubblica accusa, il sostituto procuratore Marina Marra (il magistrato titolare del fascicolo è il Pm Alfredo Mattei, ndr) che – come si ricorderà – aveva chiesto ufficialmente e per la prima volta il rinvio a giudizio per Bartolomeo, Forte e D’Angiò. Il Gup Scalera, pertanto, ha condiviso completamente le istanze difensive dei legali dei tre, gli avvocati Luca Scipione, Giuseppe Masiello e Giovanni Valerio, secondo i quali l’inchiesta era completamente orfana di “uno straccio di prova al punto che non l’hanno potuta dimostrare neanche i tre testi citati della Procura”.
“Il titolare dell’”Impero Romano” in un’intervista video e in una dichiarazione resa ai Carabinieri – ha ribattuto nella sua arringa difensiva il legale del sindaco di Formia, l’avvocato Luca Scipione – non ha mai detto di aver preteso qualcosa dal dottor Bartolomeo quando faceva parte del suo staff organizzativo all’epoca in cui era, alle amministrative del maggio-giugno 2013, il candidato sindaco del centro sinistra. Non lo poteva fare anche perché – ha concluso – era beneficiario di questo tipo di incarichi sin dal lontano 2002 anche se, all’epoca, guidava un’altra cooperativa denominata “Recupero giovanile”.
L’ex caposezione Gino Forte da anni era impegnato a ribadire la sua completa estraneità ai fatti contestati per aver operato, in qualità di dirigente, in completa autonomia, senza alcuna pressione da parte della politica, di qualsiasi amministrazione che reggeva il comune di Formia. Invece la politica ha avuto un ruolo in questa vicenda. L’ha sempre ipotizzato la Procura della Repubblica di Cassino, secondo la quale la ditta “Impero Romano” sarebbe stata gratificata di questi incarichi diretti nel giugno 2013 per il ruolo svolto in prima persona da D’Angiò durante la campagna elettorale poi vinta dal sindaco in carica Bartolomeo.
Questo proscioglimento nell’udienza preliminare celebrata davanti il Gup Scalera potrebbe condizionare non poco, ora, l’esito di un altro procedimento penale di cui sono indagati, sempre per abuso d’ufficio e voto di scambio in concorso, il sindaco Bartolomeo ed il suo “vice” (ed ex presidente del consiglio comunale) Maurizio Tallerini. Nei giorni scorsi il sostituto procuratore Alfredo Mattei aveva comunicato la conclusione delle indagini preliminari offrendo agli indagati – complessivamente sono quattro – la possibilità di presentare memorie scritte o di chiedere di essere interrogati prima della richiesta al Gup di svolgere l’udienza preliminare per decidere se rinviarli o meno a giudizio.
Saverio Forte
VIDEO
Intervista all’Avv. Luca Scipione
Intervista all’Avv. Giuseppe Masiello