VENTOTENE – Prosegue il braccio di ferro, a distanza, tra Acqualatina e il Comune di Ventotene sulla questione dell’installazione dei dissalatori nella zona del porto nuovo della seconda isola pontina. Il Tar del Lazio ha, infatti, accolto ha accolto l’istanza cautelare presentata dall’ente gestore contro l’ultima ordinanza dell’amministrazione comunale di Ventotene, del 19 luglio scorso, che bloccava, ancora una volta, i lavori di installazione del dissalatore sull’isola. Il provvedimento dei giudici amministrativi segue una precedente ordinanza del nuovo sindaco di Ventotene che il 24 giugno aveva bloccato la squadra tecnica di Acqualatina, arrivata sull’isola trasportando l’impianto di dissalazione, come previsto dal piano di lavoro.
Anche su quell’ordinanza, lo scorso 28 giugno, il TAR del Lazio aveva emesso provvedimento cautelare di sospensione , su istanza presentata da Acqualatina. Ma, nonostante ciò, i lavori, ripresi dopo la pronuncia del TAR, subirono un nuovo stop conseguente ad una nuova ordinanza notificata nei giorni scorsi. Se l’ordinanza del 24 giugno aveva comportato il trasporto a ritroso dell’impianto di dissalazione sulla terraferma, oltre al blocco dei lavori, quest’ultima del 19 luglio, ha causato l’annullamento del trasporto del dissalatore, previsto per la giornata di ieri, 24 luglio e, naturalmente, il blocco dei lavori.
A gioire per la decisione del Tar che ha concesso il disco verde per la ripresa di questi lavori è l’amministratore delegato di Acqualatina Raimondo Besson: “Siamo lieti che sia ancora una volta prevalso il buon senso nelle sedi deputate. Ogni stop ai lavori comporta un aggravio in termini di tempi e costi di cui rendere conto all’insieme degli utenti dell’ATO4. Oggi confermiamo che faremo di tutto per mantenere fede all’obiettivo di attivare l’impianto già per l’estate del 2017, risultato che riteniamo doveroso, specie in una fase di emergenza idrica locale e nazionale della portata che tutti conosciamo. Ancora una volta siamo stati costretti a contrastare gli atti dell’Amministrazione comunale in sede giudiziaria. Con le nostre squadre stiamo procedendo con il massimo impegno possibile ma, evidentemente, con condizioni assolutamente sfavorevoli.
Ogni stop ai lavori comporta un aggravio in termini di tempi e costi, e di questo, come gestore di un territorio ampio come l’ATO4, dobbiamo renderne conto all’insieme degli utenti. Manteniamo fede all’obiettivo di attivare l’impianto già per l’estate del 2017, risultato che riteniamo doveroso, specie in una fase di emergenza idrica locale e nazionale della portata che tutti conosciamo, e che sta colpendo in maniera gravissima una vasta area dell’Ato 4, dalla zona dei Monti Lepini, ai Comuni serviti dalla Sorgente di Vetere e al sud pontino. Del resto – ha concluso l’amministratore di Acqualatina Besson – parliamo dell’unica soluzione in grado di rendere autonoma l’isola di Ventotene dal punto di vista del rifornimento idrico.”
Il dissalatore – come si ricorderà – è un’opera prevista dal protocollo con il Comune e la Regione Lazio ed è un tipo di impianto già utilizzato in molte isole italiane con alte prestazioni, sia in termini di approvvigionamento, che di tutela dell’ecosistema marino.
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