LATINA – E’ in corso dalle prime dell’alba una vasta operazione della Polizia di Stato di Latina, coordinata dal Servizio Centrale Operativo, che ha sgominato un complessa organizzazione criminale dedita al traffico illecito e sversamento di rifiuti pericolosi. 21 le persone destinatarie di provvedimenti restrittivi, richiesti dalla Direzione Distrettuale Antimafia ed emessi dal GIP presso il Tribunale di Roma. I poliziotti hanno scoperto che, a partire dal marzo del 2016, una cava di pozzolana dismessa da anni era stata trasformata in un’enorme discarica abusiva per rifiuti tossici. In corso anche l’esecuzione di sequestri di beni a carico degli indagati.
Grazie all’uso di sistemi di videosorveglianza e intercettazioni si è scoperto un intenso traffico di veicoli pesanti che, anche in orario notturno, trasportavano illegalmente rifiuti tossici che venivano immediatamente interrati con pale meccaniche. Le indagini condotte dai poliziotti del Servizio Centrale Operativo, della Squadra mobile di Latina e della Polizia Stradale di Aprilia, hanno, altresì, consentito di delineare che al centro della filiera illecita vi erano un 53enne romano e il figlio 22enne.
Indagati numerosi imprenditori delle province di Roma e Latina, molti dei quali operanti nel settore del recupero e dello smaltimento dei rifiuti. L’indagine ha altresì condotto al sequestro di società, quote societarie, fabbricati ad uso civile ed industriale e terreni per svariati milioni di euro.
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