LATINA, BORGO SABOTINO – Proprio mentre la Sogin programma il “porte aperte” del 16 e 17 maggio (ma occorre prenotarsi entro il 3 maggio) presso le centrali nucleari di Caorso (Piacenza), Borgo Sabotino (Latina), Garigliano (Sessa Aurunca) e Trino (Vercelli), sorgono dubbi sull’assegnazione di una gara d’appalto. A manifestarli è la Waldner srl, che ha partecipato alla gara per la fornitura di cappe di aspirazione, impianti di estrazione ed accessori relativi al laboratorio radiochimico ed ambientale della centrale nucleare di Latina.
Dai verbali è risultata vincitrice la Labozeta spa, ma l’intera procedura è oggetto di un ricorso al tribunale amministrativo del Lazio che nei giorni scorsi è stato spostato dalla sede di Roma a quella di Latina.
Oltre all’annullamento del verbale di aggiudicazione la ditta sconfitta chiede la cassazione dei verbali dell’intera procedura e l’ammissione della stessa controinteressata alla gara. Secondo la ricorrente mancherebbe addirittura “l’iter che la stazione appaltante avrebbe seguito nello svolgimento della procedura di selezione”. Nel caso non sia possibile riaprire l’aggiudicazione viene avanzata una richiesta di risarcimento danni pari al 10% della gara d’appalto. Nonostante le richieste ad oggi la Waldner ha ricevuto dalla Sogin solo un parte la documentazione tecnica presentata dalla ditta concorrente. La Sogin (Società Gestione Impianti Nucleari) dovrà dimostrare ora che tutto si è svolto secondo trasparenza.