FORMIA – Mentre i Carabinieri della Compagnia di Formia sono sempre più travolti da denunce ed esposti di semplici cittadini e associazioni di categoria relativamente all’ipotesi di reato di interruzione di pubblico di servizio da parte di Acqualatina per quanto riguarda i persistenti black out idrici sul territorio – l’ultimo è stato presentato dalla Lega Consumatori della Provincia di Latina la situazione venutasi a creare nel quartiere di Gianola – il sindaco della città, Sandro Bartolomeo vuole sapere dall’ente informazioni e numeri sugli interventi effettuati, la loro localizzazione e l’entità delle risorse economiche utilizzate per il recupero delle perdite idriche.
Bartolomeo ha scritto una lettera al Presidente di Acqualatina Michele Lauriola e alla Segreteria Tecnico Operativa dell’Ato 4 per capire qual è la reale portata delle sorgenti, il tipo di tecnologia utilizzata per la ricerca delle perdite, le modalità di verifica che hanno consentito al Gestore di quantificare le perdite nella drammatica percentuale del 68%. Il piano degli investimenti, poi, è un altro tasto dolente. Il piano degli interventi a favore di Formia, allegato alla tariffa 2017, ammette un ritardo di 700 mila euro nel biennio 2014-2015 e una previsione di ulteriori 500 mila euro nel 2016-2017. Il sindaco Bartolomeo, affiancato dall’assessore alla sostenibilità urbana Claudio Marciano, si chiede “se la quota prevista e non spesa nel biennio 2014-2015 sia stata riversata in altri capitoli e destinazioni e se quella prevista nel 2016-2017 sia stata effettivamente investita”. Il comune di Formia, inoltre, chiede di sapere l’elenco e l’entità economica degli interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria, eseguiti dal 2015, soprattutto capire se vi siano stati subappalti e, in caso affermativo, se il gestore o la Segreteria tecnica operativa abbiano condotto verifiche sulla adeguatezza delle imprese subappaltatrici”. Un appalto, importante, di tre milioni di euro, era stato promosso per il risanamento della rete e per l’individuazione di nuove sorgenti, come quella in località “25 ponti”. I lavori sono stati realizzati? Quanto sono costati? Quanti litri al secondo hanno contribuito a recuperare in rete ? E ci sono state verifiche su chi li ha realizzati? Questa tardiva azione di controllo del comune di Formia non poteva non estendersi alle due principali sorgenti del golfo tuttora operative, quelli di Mazzoccolo a Formia e di Capodacqua a Spigno Saturnia. Acqualatina è stata invitata a specificare quant’acqua le due fonti hanno immesso in rete dal 2015 e a aggiornare il comune, a cadenza mensile, sullo stato dei lavori finalizzati alla risoluzione della crisi idrica.