Gaeta

Gaeta / Ascom chiede di istallare autoclavi sul suolo pubblico nei centri storici

GAETA – In merito alla sospensione del flusso idrico causato dalla rottura di una condotta in via San Giacomo interviene il presidente di Ascom Confcommercio Lazio Sud Giovanni Acampora in sinergia con la presidente di Gaeta Lucia Vagnati. Dopo oltre 24 ore di stop nell’intero quartiere di Gaeta Medioevale e Lungomare Caboto la situazione è rientrata gradualmente a seguito della riparazione delle condotte. Le Ascom del Golfo chiedono inoltre ai sindaci del Golfo di istallare autoclavi nei centri storici, usando temporaneamente il suolo pubblico dove non è possibile farlo all’interno delle attività. Di seguito una nota congiunta.

Perdite di acqua, rubinetti a secco da oltre 24ore in diverse zone della città di Gaeta a causa di lavori di manutenzione da parte del gestore idrico Acqualatina. Confcommercio Lazio Sud e l’Ascom Territoriale di Gaeta accusano il gestore idrico del danno di immagine ed economico che sta subendo la Città. Tornano inoltre ad invocare una soluzione definitiva per tutte quelle zone del sud pontino che dal mese di giugno continuano a subire interruzioni improvvise. Una situazione quella dell’interruzione di un servizio essenziale, come quello dell’acqua, causata sì dalla siccità ma anche e soprattutto da gravi mancanze da parte di Acqualatina, in termini di manutenzione preventiva. Gli ultimi avvenimenti ne sono la dimostrazione.
Le zone interessate dalla carenza del flusso idrico sono: Lungomare Caboto e Gaeta Medievale dove, a causa di lavori dovuti ad alcune perdite di acqua i rubinetti di abitazioni ed attività sono a secco da oltre 24ore nonostante le rassicurazioni di una pronta riattivazione del flusso idrico da parte di Acqualatina, e via Indipendenza. Pertanto, alla luce dei notevoli disagi e danni che le tante imprese e cittadini del territorio hanno e stanno continuando a subire; della stagione turistica compromessa; delle inefficienze da parte del gestore idrico e delle continue perdite di acqua; Confcommercio Lazio Sud e l’Ascom Locale, presiedute rispettivamente da Giovanni Acampora e Lucia Vagnati, alzano nuovamente la voce.

Inoltre, è stata protocollata nei giorni scorsi, da parte del coordinamento delle Ascom del Golfo, la richiesta indirizzata ai Sindaci del sud pontino di autorizzare tutte quelle attività che insistono nel centro storico delle città interessate dal grave problema, l’installazione provvisoria sul suolo pubblico, a titolo gratuito e nel rispetto del decoro urbano, di autoclavi non disponendo dello spazio necessario. Una ulteriore dimostrazione di vicinanza alle imprese e al territorio da parte di Confcommercio Lazio Sud e delle sue articolazioni locali.L’iniziativa fa seguito alle altre azioni messe in campo dall’Associazione presieduta da Acampora, ossia: la richiesta inoltrata al Tribunale competente di un Accertamento Tecnico di Responsabilità, la richiesta all’ATO 4 di sgravio delle tariffe (di cui si è ancora in attesa di risposta), la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza idrica, firmata il 5 luglio scorso dal Presidente della Regione Nicola Zingaretti dopo molteplici incontri con il Presidente Acampora ed il Direttore Generale Salvatore Di Cecca, che allo stato ormai delle cose deve tradursi in un vero e proprio “commissariamento” di Acqualatina e non di ulteriori erogazioni economiche a favore di una società che ha dato prova ormai conclamata di inefficienza nella affrontare una manutenzione preventiva della rete idrica e una conclamata ed imbarazzante incapacità di affrontare una così importante emergenza, oltre all’ adesione di Confcommercio ed il coordinamento delle Ascom del Golfo alla Manifestazione pubblica tenutasi lo scorso 15 luglio presso Fontana di San Francesco a Gaeta con l’intento di mantenere alta l’attenzione sulla grave situazione che sta investendo le città del sud pontino con notevoli danni di immagine, disdette di prenotazioni, chiusure anticipate ed un grave rischio igienico-sanitario.
Infine, Confcommercio Lazio Sud chiede al gestore idrico Acqualatina e al Sindaco, nella qualità di massima autorità sanitaria, di conoscere se l’acqua erogata è potabile e le relative analisi poiché è seriamente preoccupata per la salute dei cittadini e turisti.

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