FORMIA – Il recinto Centrista di Formia è sempre più affollato. L’ultima, in ordine di tempo, ad entravi è stata l’ex assessore alle opere pubbliche e vice-sindaco di Formia, la “democristiana” – come si è autodefinita – Eleonora Zangrilllo. Ha capeggiato una delegazione che, dopo l’ex candidata a sindaco Paola Villa, ha fatto visita al “regno del male assoluto” di Formia, la sede dell’ex Udc, ora dei “Centristi per Formia” e di “Generazione Formia”. E la Zangrillo non era sola ma affiancata da due “Mattia” della politica formiana, dal fedele consigliere Zannella e dall’indipendente Aprea. Il secondo componente dell’ex gruppo consiliare di “Ripartiamo Insieme”, Mauro Delle Donne, era assente giustificato a poche ore di distanza dalle nozze della figliuola. Naturalmente l’aspetto programmatico ha monopolizzato – o ha cercato di farlo – l’incontro, poi terminato in una pizzeria in via Appia Lato Napoli. Insomma il programma deve essere il cemento ideale di un palazzo che si intende costruire in vista delle elezioni amministrative della primavera del 2018 ma una prima, importante, pregiudiziale è stata avanzata dai padroni di casa e dall’ospite: non vogliamo avere a che fare con il gruppo consiliare di Forza Italia che ha permesso in aprile al sindaco Sandro Bartolomeo di sopravvivere a se stesso.
Di candidature a sindaco, almeno in questa fase, neppure a parlarne (forse per imbarazzo o scaramanzia) ma di certo la Zangrillo ha interrotto il suo “Ramadam” politico dopo la sua esclusione dalla Giunta “figlia” dell’accordo Pd-Forza Italia proprio in casa di chi, prima l’Udc e ora “Centristi per Formia”, ha cercato con una mozione di sfiducia di chiudere anzitempo il “Bartolomeo quater”. Un riconoscimento politico postumo? Di certo, l’assessore Zangrillo è stretta politicamente: dopo le sue frequentazioni nel centrosinistra prima, nel centrodestra poi e ancora nel centrosinistra 2.0 , ha un’ultima caverna in cui rifugiarsi: il centro “democristiano”. Ci riuscirà? E cosa propone? La Zangrillo pensa di sfruttare le ambizioni personali per ottenere la candidatura a sindaco di quasi tutti i componenti dell’opposizione centrista, da Amato La Mura ad Antonio Di Rocco, da Nicola Riccardelli a Pasquale Cardillo Cupo. Proprio quest’ultimo, capogruppo del movimento “Idea Domani” vicino alle posizioni dell’ex candidato a sindaco Maurizio Costa, non era presente all’incontro di martedì perché “non invitato”.
E le perplessità sull’azione politica, che qualcuno definisce “double face”, di Cardillo Cupo non mancano. E’ accusato di interloquire troppo con il consigliere forzista meno Bartolomeiano dei quattro azzurri presenti in consiglio , il presidente del Consorzio Industriale di sviluppo industriale Salvatore Forte. Sono entrambi avvocati e quindi parlano di cause e di sentenze? Può darsi, ma al momento il consigliere Forte è l’espressione più diretta a Formia del coordinatore regionale di Forza Italia il Senatore Claudio Fazzone. Cardillo Cupo sta utilizzando questo canale per avanzare una propria leaderschip all’interno di Forza Italia in caso di mancata applicazione a Formia dell’asse con il Pd contrariamente a quanto avvenuto a giugno al comune di Gaeta? E’ un’ipotesi che nessuno trascura ma la stessa Zangrillo, esperta e scaltra sul piano politico, sta utilizzando le sue pedine per conquistare un posto al sole alla testa di un nuovo ed innovativo centro-destra.
Sono almeno due: il consigliere regionale uscente di Forza Italia Pino Simeone, che ha bisogno di voti a febbraio per riconfermarsi alla Pisana, ed un parente di primissimo piano, l’ex assessore all’ambiente dell’ultima Giunta di Michele Forte, Aldo Zangrillo che di Eleonora è… lo zio. Tra i due i rapporti politici non sono mai stati idilliaci ma c’è sempre tempo di mettere le tessere al posto giusto. Soprattutto quando si tratta di affrontare una campagna elettorale amministrativa e così è stato. Zangrillo senior, poi, è uno dei rappresentanti più seri ed apprezzati del panorama imprenditoriale della città, molto “ascoltato” anche a Fondi dal Senatore Fazzone. E la nipote Eleonora lo vuole avere a fianco come “scudo protettivo” dopo che altri azzurri formiani hanno voluto la sua testa politica nell’amministrazione Bartolomeo. Ora bisogna arriva a dama e, in maniera machiavelliana, il fine giustifica i mezzi… Soprattutto in politica poi.
Saverio Forte