MINTURNO – L’ipotesi di reato è sempre la stessa: interruzione di pubblico servizio. Non manca giorno che i Carabinieri siano i destinatari di esposti sottoscritti da gruppi spontanei di cittadini che lamentano la perdurante emergenza idrica. L’ultimo ad essere presentato, naturalmente con destinazione finale gli uffici della Procura della Repubblica di Cassino, è stato quello dei residenti di via Castagna a Scauri che dal 10 agosto hanno i rubinetti di casa a secco. La richiesta ad intervenire e ad accertare le dovute responsabilità è stata sostenuta dai coordinatori dell’associazione pendolari della stazione di Minturno e Scauri e della Confconsumatori provinciale di Latina, Francesco Valerio e Franco Conte, gli stessi che si stanno occupando di un’altra situazione ancora più grave. In alcune abitazioni della via Castelforte, in località Fontana Perrelli a Minturno, l’acqua manca addirittura da 24 giorni. Sarà l’argomento di un esposto che sarà formalizzato con un sit in venerdì mattinata in piazza Kennedì a Minturno.
Intanto si mobilita, purtroppo a livello individuale, la Chiesa dell’estremo lembo meridionale della provincia. Il vicario della Forania di Minturno, Castelforte e Santi Cosma e Damiano nonché direttore diocesano della pastorale sociale e del lavoro e la salvaguardia del creato e parroco della chiesa di Sant’Albina di Scauri, don Simone Di Vito, ha annunciato di aver aderito alla manifestazione di protesta contro l’emergenza idrica che, a livello comprensoriale, si svolgerà sabato sera, alle 19, nella centralissima piazza Vittoria a Formia. Per don Simone Di Vito “il silenzio non è evangelico di fronte alle ingiustizie degli uomini! Occorre che sia chiara la collocazione della Comunità cristiana: sia a fianco di chi lotta per il bene comune e rivendica la possibilità di usufruire dei beni vitali come l’acqua e, come dice papa Francesco, la Chiesa esca per strada e incontri tutto ciò che vive l’uomo. La Chiesa sia nelle periferie dei territori e nelle periferie sociali che crescono sempre di più per l’avidità di pochi”. Il sacerdote di Scauri e vicario della forania più meridionale dell’Arcidiocesi di Gaeta ha specificato che non sarà fisicamente presente alla manifestazione organizzata da un gruppo di associazioni e comitati civici (“solo perché dovrò celebrare la Santa Messa vespertina del sabato” ) e si augura che si “ridia all’acqua l’originaria destinazione di bene comune e prezioso per tutti e sia liberalizzata e non a pagamento: l’acqua è di tutti e non solo dei gestori o dei politici di turno! Il Signore voglia toccare il cuore di quanti devono gestire per tutti questo bene vitale, altrimenti ci pensi chi ha il compito di vigilare che i cittadini possano usufruire dei beni comuni che non sono proprietà privata di nessuno!”. Da qui un auspicio, la manifestazione comprensoriale di sabato sera “abbia l’effetto sperato e i cittadini, soprattutto se credenti, siano all’altezza della missione di cui li responsabilizzati Dio all’inizio della creazione: ” coltivate e custodite il giardino” .
Intanto l’acqua scarseggia sempre di più e l’ente gestore sostiene che le manovre operate per il ripristino dei normali livelli dei serbatoi vengono effettuate soprattutto di notte e negli orari comunicati agli organi d’informazione. Se le interruzioni si verificano in altri orari è solo perché sono causate dal fisiologico e imprevedibile abbassamento dei livelli d’acqua nei serbatoi, dovuto alla carenza idrica presso le sorgenti di Capodacqua a Spigno e di Mazzoccolo a Formia.
Saverio Forte