GAETA – Durante l’ultimo consiglio comunale è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno a favore della ripubblicizzazione del servizio idrico. Il clamoroso risultato, poco pubblicizzato, è arrivato dopo una laboriosa trattativa e riunioni della commissione capigruppo. La proposta delle opposizioni, relatore il consigliere Emiliano Scinicariello, è stata accolta dopo alcuni ritocchi della maggioranza ed è articolata in cinque punti. Si parte dalla richiesta di intervento immediato del presidente della provincia di Latina Eleonora Della Penna per accertare “eventuali inadempienze e responsabilità dell’ente gestore”. Segue una sollecitazione agli assessori competenti perché si attivi la protezione civile e si proceda alla distribuzione gratuita di acqua alle persone disagiate. Si invita poi Acqualatina a sorvegliare meglio i punti di distribuzione dell’acqua e le autobottti, oggetto di strani e repentini svuotamenti. Durante il consiglio, su sollecitazione del consigliere Franco De Angelis il sindaco Mitrano ha chiarito che la delega sulla crisi idrica conferita oralmente ad Antonio Salone non è assistita da alcun atto ufficiale. De Angelis ha poi richiesto per la seconda seduta consecutiva i dati sulla potabilità dell’acqua in distribuzione. A distanza di un mese dalla prima richiesta, il consigliere non ha ancora ottenuto quanto richiesto. Acqualatina da parte sua ha dichiarato invece di aver proceduto a nuove analisi ed in più punti della rete, riscontrando sempre valori nella norma. Le analisi sarebbero già state consegnate al comune di Gaeta, ma non rese pubbliche. “In realtà – precisa il consigliere di opposizione – la mia richiesta non riguardava le analisi di Acqualatina, ma gli studi preliminari che avrebbero dovuto essere effettuati da Arpa Lazio ed Asl Latina. Ad oggi non sappiamo se questi studi esistano in quanto non ho ricevuto risposte né incartamenti”. Altro buco nero sono anche i costi dell’impianto
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