SPERLONGA – Qualcosa non sembra più andare per il verso giusto a Sperlonga per quanto riguarda la gestione del ciclo dei rifiuti, uno dei fiori all’occhiello vantato dall’amministrazione comunale per entrare a far parte dell’elitè dei borghi più belli d’Italia. Le isole ecologiche, a distanza di mesi, sono ancora chiuse, i marciapiedi di via Valle sono sporchi e maleodoranti, gli scogli nell’area del porto sono invasi da rifiuti e cartacce, diverse strade che collegano il centro del paese con il Lago Lungo oltre che alla provinciale per Itri, sono piene di cumuli di rifiuti e i disagi per cittadini, turisti d commercianti, invece di diminuire, aumentano. Una situazione non idilliaca per l’immagine per Sperlonga che ha nel suo Pil una sola “voce”, il turismo. A chiedere di voltare pagina, e subito, erano stati 700 cittadini che avevano sottoscritto una petizione popolare per chiedere una maggiore pulizia e un maggiore decoro per il borgo saraceno. Il gruppo di opposizione di “Sperlonga cambia” sperava che l’iniziativa venisse discussa nell’ultima seduta del consiglio comunale e invece “ancora una volta i consiglieri di maggioranza si sono chiusi in un silenzio che – ha tuonato l’ex candidato a sindaco Marco Toscano – è stato emblematico e imbarazzante. Si è cercato di addebitare la responsabilità di una gestione fallimentare del servizio esclusivamente all’inciviltà o agli organi amministrativi, ma questa strategia ha palesato ben presto i suoi limiti e le conseguenze di scelte politiche illogiche e insensate sono ormai evidenti ed i innegabili. L’inciviltà esiste, ma va arginata con controlli e sanzioni, attraverso un servizio moderno ed efficiente che scoraggi i maleducati.
