Formia / Manifestazioni “non autorizzate”, Paola Villa: “Indagate su altri”

Attualità Formia Politica

FORMIA – Non si nasconde Paola Villa, indagata insieme ad Augusto Ciccolella e molti altri manifestanti per l’occupazione della strada Litoranea. “Io c’ero” si autoaccusa la rappresentante di “Un’Altra Città”, facendo notare però che andare a colpire il terminale senza appurare la causa è operazione “kafkiana”. “Ieri – scrive attraverso i social network – altro black out idrico stavolta nella città di Gaeta. Già giovedì scorso a Formia verso le 10,30 ci era stato il black out di alcune pompe di Mazzoccolo e improvvisamente quasi tutta la città si è trovata senz’acqua alle 11.00. Per una strana ironia della sorte a quell’ora alcuni di noi erano al commissariato di Formia dove gli stavano notificando l’avviso di indagini da parte della digos per l’interruzione di pubblico servizio della Flacca per i giorni 29 e 30 agosto. In quel preciso istante anche un altro pubblico servizio, l’erogazione di acqua si è interrotta, pensate confermato non solo dalle decine di messaggi che arrivavano sui nostri telefonini, ma anche dagli stessi agenti del commissariato, perché anche lì mancava l’acqua. Sembrava una situazione Kafkiana che continua a ripetersi dal 28 maggio. Perché forse non è per tutti chiaro, che l’emergenza idrica è iniziata proprio alla fine di maggio, e da allora sono state organizzate, ovviamente da vari comitati del sud pontino, 3 assemblee pubbliche per informare sull’emergenza, si sono fatti in momenti diversi gli incontri con i sindaci di Spigno, Minturno e Formia, per fare richieste e proposte sulla gestione dell’emergenza, si sono scritti decine di comunicati stampa, raccolte decine tra foto e filmati da mettere a disposizione per una procura che avrebbe voluto aprire indagini in merito ad una situazione emergenziale causata da incompetenza umana e non da catastrofe naturale, sono stati fatti esposti, molti per disservizio, altri per motivi igienico sanitari. Abbiamo approfondito sugli appalti per la manutenzione ordinaria e straordinaria, abbiamo chiesto dove fossero le fantomatiche 13 squadre di manutenzione, abbiamo chiesto perché all’emergenza dei numeri (69% di perdite) acqualatina non portasse a termine i bandi per la manutenzione straordinaria, abbiamo chiesto perché premere sui dissalatori. Tutto ciò che si è raccolto è sempre stato divulgato, le domande sono state fatte pubblicamente, le risposte sia tecniche che istituzionali sono state SEMPRE evasive, parziali o assenti. Tutto ciò è stato fatto perché tutti noi crediamo nello stato, e pensiamo che lo stato debba tutelarci. Tra le tante cose raccolte anche le diverse analisi, come queste allegate, da parte dell’ARPA, quindi non di parte ma istituzionali. Oggi qualcuno di noi è oggetto di indagini, in realtà tranquilli sulla Flacca io c’ero non servono indagini, io c’ero sia il 29 che il 30 insieme a tanti cittadini, perché queste sono state due manifestazioni di strada, spontanee, non organizzate e dettate da tutto quello che ho appena elencato. Tranquilli non serve indagare su chi ha partecipato alle manifestazioni “non autorizzate”, serve indagare su tutto quello che ha portato a quelle manifestazioni”.