FORMIA – Va per ora a vuoto il tentativo di autodenunciarsi di ventidue partecipanti alle manifestazioni del 29 e 30 agosto. In segno di solidarietà con i manifestanti già denunciati, gli attivisti che lottano per il ritorno ad una situazione di normalità nella distribuzione idrica nelle abitazioni e nei locali pubblici e commerciali, hanno chiesto questa mattina ai funzionari del commissariato di Formia di acquisire le singole dichiarazioni autodenuncia. “Successivamente – spiega Paolo Mazza – ci hanno chiesto di soprassedere per svariati motivi inerenti le indagini in corso o comunque che se si voleva solidarizzare, lo potevamo fare in altra maniera. Noi abbiamo rimarcato che la nostra presenza odierna in commissariato non era semplicemente per solidarizzare ma per denunciare la nostra effettiva presenza ad una o ad entrambe le manifestazioni spontanee del 29 e 30 agosto al pari delle persone che sono state oggetto di informativa nei giorni scorsi e che pertanto insistevamo nella consegna ufficiale delle dichiarazioni firmate con riconoscimento tramite documento di identità e fotocopia dello stesso. I funzionari ci hanno richiesto di attendere un paio di giorni per valutare come acquisire tali dichiarazioni, dal momento che anche nei giorni scorsi non era stato permesso ad altri cittadini di procedere alle autodenunce. Alla fine si è concordato che il commissariato avrebbe attestato la nostra presenza odierna acquisendo comunque le nostre generalità con consegna di copia dei documenti di identità senza acquisizione delle nostre dichiarazioni firmate, e così poi ha proceduto direttamente il dirigente”. In caso non venissero richiamati in commissariato i manifestanti hanno già annunciato che invieranno l’autodenuncia alla procura della repubblica di Cassino.