LATINA – Personale della Polizia di Stato – Questura di Latina, Squadra Mobile nelle primissime ore della mattinata di oggi ha dato esecuzione a 5 provvedimenti restrittivi in carcere, emessi dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Latina nei confronti di altrettanti indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione. La complessa ed articolata attività investigativa ha permesso di accertare l’esistenza di una fitta rete di spacciatori operanti tra Latina ed Aprilia, i quali si rifornivano della sostanza stupefacente direttamente da trafficanti internazionali colombiani, che avevano il compito di far giungere la cocaina in Italia attraverso canali e modalità ben collaudati. Le investigazioni hanno preso avvio in seguito all’arresto di Cenci Paolino, trovato in possesso di circa 12 grammi di cocaina, il quale si riforniva, così come puntualmente delineato dalle attività di indagine, presso l’esercizio commerciale “Tempotest – punto tende”, gestito da Zuppardo Marco, attinto dalla misura cautelare in parola.
Le indagini successive sono state orientate ad individuare le fonti di approvvigionamento dello Zuppardo e degli altri soggetti organici alla rete di pusher a lui riferibile. I mirati servizi di osservazione, svolti anche con l’ausilio di presidi tecnologici, hanno permesso di stabilire che il gruppo si riforniva da Montenero Dimitri, incensurato, figlio di Montenero Nino, pregiudicato per rapina, omicidio, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, attualmente detenuto. In particolare, il Montenero Dimitri è risultato in contatto con il cittadino colombiano Diaz Gonzalez Cristian Javier, che, attraverso la sua rete di collegamenti con il paese di origine, faceva giungere consistenti quantitativi di cocaina dal Sud America.
Diaz Gonzalez Cristian Javier, con la compartecipazione della madre Gonzalez Preciado Liliana, teneva i contatti con i trafficanti sudamericani ed effettuava importazioni di cocaina direttamente dalla Colombia. Il denaro necessario all’acquisto dello stupefacente veniva inviato in Sudamerica attraverso alcuni operatori di trasferimento monetario internazionale dall’agenzia “Latin Service” ubicata a Roma. La droga, proveniente dalla Colombia, giungeva in Italia solo dopo aver fatto tappa in un aeroporto spagnolo, al fine di eludere i più stringenti controlli di frontiera e doganali in Italia.
Alcune donne colombiane, definite dai trafficanti “las mulas”, tra cui Dussan Latorre Nor Fanny, detta “Milly” e Quintero Grisales Zulmary (tratte in arresto rispettivamente presso l’aeroporto di Ciampino e di Fiumicino), provvedevano alle singole operazioni di trasporto, ciascuna di circa grammi 250 di cocaina, occultando lo stupefacente, foggiato a cilindri avvolti in comuni profilattici, all’interno della cervice vaginale, in modo da eludere i controlli di frontiera. Una serie di conversazioni intercettate a bordo del veicolo Fiat Punto in uso a Dimitri Montenero, avvenute intorno alla fine di marzo e aprile 2014, evidenziavano la programmazione di un affare illecito i cui proventi si sarebbero dovuti attestare intorno al mezzo milione di euro.
I soggetti tratti in arresto sono:
ZUPPARDO Marco, nato a Latina il 23/07/1969, residente a Norma (LT) di fatto domiciliato a Sermoneta ( LT);
BATTISTI Marco, nato a Velletri (Roma) in data 14/01/1972, residente a Roccamassima (LT);
MILITA Fabrizio, nato a Cori (LT) in data 15/06/1968, residente a Cori (LT);
MONTENERO Dimitri, nato ad Aprilia (LT) in data 21/10/1988, residente ad Aprilia (LT);
CAPASSO Antonio, nato a Maddaloni (CE) in data 11/04/1994, residente ad Aprilia (LT);