GAETA – Arrestati la scorsa settimana dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Formia, l’ex allenatore e attuale socio di maggioranza della Polisportiva Gaeta, Felice Melchionna, di 48 anni, e Vincenza Belalba, di 35 anni, consigliera e figlia dell’attuale presidente biancorosso Mario, hanno restituito fermamente al mittente l’ipotesi di essere alla testa di un presunto giro estorsivo nella gestione degli svincoli ai danni di alcuni tesserati della società biancorossa dal 2015 ai primi mesi del 2017, nelle ultime due stagioni nel campionato regionale d’Eccellenza. L’occasione è stato l’interrogatorio di garanzia fissato davanti il Gip del Tribunale di Cassino Massimo Lo Mastro, lo stesso magistrato che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare richiesta dal sostituto Procuratore Roberto Nomi Bulgarini. Difeso dall’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, il primo a comparire è stato proprio Melchionna e la sua deposizione, durata oltre un’ora, è stata un fiume in piena. Melchionna ha parlato, eccome, e ha sostenuto come gli importi di danaro richiesti ai giocatori per svincolarsi non sono stati altro che l’equivalente di mera indennità della preparazione effettuata a spese del Gaeta calcio e, per certi versi, per il precedente acquisto del cartellino. L’avvocato Cardillo ha sottolineato l’efficacia di questa tesi consegnando al Gip Lo Mastro una lettera di risposta della Lega Nazionale Dilettanti in base alla quale ciascuna società dilettantistica, in base all’articolo 96 delle norme organizzative interne della Figc, può avviare un’autonoma contrattazione economica con i giocatori che durante una stagione agonistica decidono di svincolarsi per militare altrove. Questa posizione è stata ribadita anche dal legale di Vincenza Belalba. La donna ha rilasciato alcune dichiarazioni spontanee in cui ha respinto l’accusa di calunnia per aver denunciato nel maggio di quest’anno ai Carabinieri della tenenza di Gaeta lo smarrimento o il furto di ben sette assegni bancari che in realtà lei stessa il 20 marzo aveva consegnato a quattro ex tesserati. Per il resto si è affidata ad un’articolata memoria difensiva dell’avvocato Vincenzo Macari in cui viene esaminata nel dettaglio la normativa che regola i trasferimenti dei giocatori. Intanto le difese di Melchionna e Belalba hanno chiesto la revoca o, quantomeno, la modifica della misura degli arresti domiciliari ed il Gip Lo Mastro, in attesa di ricevere il parere del Pm Bulgarini, si è riservata la decisione.