FORNIA – La quinta stagione culturale dell’associazione “Confronti” si apre sabato 7 ottobre alle ore 18 presso la sala Ribaud. Ospite d’eccezione lo studioso Mark Luyckx Ghisi. “In che mondo Viviamo?” – questo il tema del primo incontro – propone di riflettere su come orientarci in questa epoca di grandi trasformazioni, estremamente complessa e gravida di incertezze e rischi. Sono venute al pettine, contemporaneamente, tutta una serie di emergenze: demografiche, ambientali, politiche, economiche, finanziare, etc., per cui è oggettivamente difficile intravedere e trovare soluzioni immediate. Eppure è questa la sfida che il tempo che viviamo ci pone di fronte. Ed è nell’affrontarla, nel non tirarci indietro, che le nostre esistenze troveranno il loro senso e scopo più profondi. Ma come fare, da dove iniziare? Ebbene il punto di partenza è nelle nostre coscienze! Si, bisogna operare una conversione che allarghi i nostri orizzonti interiori ed esteriori; che ci faccia comprendere che ci troviamo su un rischioso crinale della storia, che mentre da una lato ci fa intravedere delle impensate possibilità di crescita, di sviluppo, di un’evoluzione per tutta la famiglia umana, dall’altro ci mostra gli immensi rischi di un’implosione a cui potrebbe andare soggetta la specie umana se si lasciasse paralizzare dalla paura e dall’atavico egoismo esistenziale. Una nuova Civiltà bussa con forza al nostro presente, anzi è già dentro al nostro vivere quotidiano. Ma come riconoscerla compiutamente? Come seguirne l’onda? Come aiutarla a manifestarsi? Cosa fare per spianare la strada a questo formidabile cambiamento etico, spirituale, culturale, etc., che molti hanno intuito e cercano di vivere, mentre altri ignorano completamente? Bene, quello che tenteremo di fare con il Prof. Ghisi sarà di cambiare il nostro punto di vista.
Ha prima condotto studi in matematica, filosofia e teologia (su cui ha conseguito il Dottorato) ed è stato prete cattolico. Il titolo, del suo dottorato in teologia russa e greca, era: “Gli scritti di gioventù di Nikolaj Aleksandrovič Berdjaev, dalla sua scoperta del marxismo fino all’incontro con il cristianesimo.”(Pontificio Istituto Orientale, Roma). In seguito, dopo essersi sposato, è stato membro per dieci anni (1990-99) della “Unità di Studi previsionali” della Commissione Europea, creata da Jacques Delors, all’interno della quale si è occupato del senso della costruzione europea. Ha inoltre creato il programma “L’anima dell’Europa”. Ha avuto modo di viaggiare in modo esteso e di incontrare diversi responsabili e consiglieri sia in Cina che negli USA, sia in Giappone che in India. Alcuni erano coscienti del cambiamento di civiltà nel quale siamo coinvolti a livello mondiale, ma questi visionari erano una minoranza. Ha invitato all’