FORMIA – Il comitato civico dei cittadini del Basso Lazio chiede alla segreteria tecnico organizzativa del’Ato 4 un immediato riesame scritto della lettera pervenuta al comune di Formia con la quale si avvia il procedimento per l’istallazione dei dissalatori al Molo Vespucci. “Già nel mese di luglio, all’apice della crisi idrica che ancora oggi interessa il nostro territorio – si legge in una nota – il gestore del Servizio Idrico Integrato Acqualatina SpA, ha tentato di ricorrere all’installazione di dissalatori nel nostro Golfo presentandola come unica alternativa alla risoluzione di tale emergenza. La proposta ha trovato pareri contrari in tutto il territorio del Sud Pontino, per varie motivazioni. Non è questo il contesto per entrare in merito alle motivazioni tecniche e di pericolosità che la collocazione degli impianti di dissalazione inevitabilmente creerebbero all’ ecosistema marino delle nostre acque, come ampiamente documentato da pubblicazioni scientifiche e di settore, né tantomeno per far riferimento all’ indiscutibile interesse di natura economica che il gruppo Veolia possiede nell’installazione di questi apparecchi! Prendiamo atto, invece, della volontà popolare che si era già espressa contro l’installazione dei dissalatori in anticipo rispetto al parere del Consiglio Comunale di Formia del 11/07/2017con il quale l’amministrazione comunale stessa ufficializzava il medesimo orientamento. Pensavamo che la questione dell’installazione di eventuali impianti di dissalazione nel nostro Golfo fosse definita in maniera inequivocabile e che l’indirizzo tecnico che la società Acqualatina SpA, come richiesto su diversi tavoli istituzionali, si fosse concentrata su interventi strutturali della distribuzione idrica al fine di ridurre le ingenti perdite delle tubazioni, che ancora oggi ammonterebbero al 70% circa. Inoltre le nostre aspettative riguardavano anche azioni per la costruzione del sistema di connessione tra le varie sorgenti e/o riserve in modo tale da avere un distribuzione equa dell’acqua su tutto il territorio cittadino. Apprendiamo invece dalla stampa che l’ing. A. Vagnozzi, in qualità di dirigente della Segreteria Tecnica Operativa ATO 4, comunica all’amministrazione comunale formiana, l’avvio del procedimento amministrativo per l’installazione dei dissalatori nel porto di Formia, procedimento messo in atto successivamente alla conferenza di servizio del luglio 2017. Inoltre veniamo a conoscenza anche del dissolvimento della delibera della conferenza dei Sindaci con cui l’ATO 4 stesso votò un ordine del giorno contro l’installazione dei dissalatori. Per quanto sopra, consideriamo la comunicazione all’amministrazione comunale formiana, da parte della Segreteria Tecnica Operativa ATO 4, un atto arrogante e illegittimo!!!! Inoltre, visto le modalità con cui opera tale organo, sicuramente non bastano le rassicurazioni verbali alla suddetta amministrazione, anche in questo caso apprese mezzo stampa! Per questo motivo il Comitato Spontaneo di Cittadini del Basso Lazio chiede alla Segreteria Operativa dell’ ATO 4 un immediato riesame scritto di quanto comunicato all’amministrazione comunale formiana. Nonostante il diniego del Consiglio Comunale, ad esprimere la propria solidarietà nei confronti dei cittadini denunciati in occasione delle manifestazioni spontanee del 29 e 30 agosto u.s., consideriamo la difesa del ns. territorio prioritaria e da cittadini responsabili quali ci riteniamo, al fine di tutelare il nostro Golfo, saremo pronti a mettere in atto tutte quelle azioni necessarie affinché venga rispettata la volontà popolare ed istituzionale per impedire l’installazione dei dissalatori! Pertanto rispondiamo al Sindaco di Formia che si appella ad i suoi cittadini, che noi siamo e rimaniamo in modo pacifico in prima linea. Stavolta il Sindaco, gli assessori e l’intero consiglio comunale non potranno non sostenerci e seguirci, considerando che l’unico nostro obiettivo è la salvaguardia della città e del suo mare. Inoltre vigileremo sullo stato di avanzamento dei lavori per il ripristino delle condutture e su tutti gli investimenti promessi e per ora non ancora messi in campo dal gestore”.