CASTELFORTE – Il conto alla rovescia è terminato. La prossima settimana il sindaco di Castelforte, Giancarlo Cardillo, revocherà ufficialmente le deleghe a due assessori esterni della sua Giunta, in carica da poco di più di 15 mesi: si tratta del vice sindaco e assessore al bilancio Valerio Ionta e della delegata alla scuola e pubblica istruzione Stefania Ruggiero. L’ha annunciato lo stesso primo cittadino affermando come sia venuto meno il rapporto fiduciario con i due assessori indicati dalla lista civica “Liberi per Castelforte” che, in procinto di partecipare alle amministrative del giugno 2016 con il candidato sindaco Giampiero Forte, sostenne poi la vittoriosa sfida elettorale di Cardillo dopo il mai chiarito “ritiro” in extremis dello stesso ex sindaco e presidente del consiglio comunale dell’Udc. Cardillo da giorni aveva invitato Ionta e Ruggiero a restituire le deleghe , istanza inoltrata come mero atto di cortesia.
“Considerato che ad oggi, queste dimissioni non sono pervenute – ha annunciato il sindaco di Castelforte – provvederò io stesso, essendo venuta meno la fiducia, a revocare le loro nomine individuando nuovi assessori nel rispetto del mandato politico ricevuto dalla maggioranza”. Ma il bersaglio politico di Cardillo è l’azionista di maggioranza di questa formazione civica, proprio Giampiero Forte, accusato di dettare i tempi e i ritmi alla nuova amministrazione comunale.” Purtroppo per lui, oggi, la realtà è diversa – esordisce Cardillo – Non riesce a comprendere che la coscienza del paese è andata avanti e i cittadini leggono i fatti e le persone con libertà e senza avvertire il dovere della riverenza di un tempo”.
Insomma non si tratta di un problema personale ma politico, capace di “incidere di fatto nella gestione di una serena attività della giunta ostacolando, di fatto, la buona amministrazione che noi ci siamo impegnati a garantire. Il resto lo lasciamo a chi, ripetiamo, è impegnato solo a denigrare, screditare e criticare. Di questo non abbiamo bisogno ma soprattutto non ne ha bisogno Castelforte”.
In effetti il gruppo di “Liberi per Castelforte” ha accusato il sindaco Cardillo di aver disconosciuto taluni accordi pre-elettorali al punto da avanzare questa provocatoria proposta: “Se sono invitati a dimettersi i nostri due assessori senza una motivazione valida ma solo per logiche spartitorie, deve fare altrettanto lo stesso sindaco Cardillo. Ora non rappresenta più la maggioranza dei cittadini che hanno votato, visto che abbiamo vinto per una manciata di voti. Si nasconde dietro la foglia di fico il sindaco – gli risponde Giampiero Forte – quando cerca di scaricare su parte della maggioranza la richiesta di dimissioni dei nostri due ‘sempre critici’ assessori che ‘parlano del nulla’ che deve sostituire con ‘persone che con impegno, serietà e onestà intellettuale lavorano per migliorare l’esistente …
L’assessore Stefania Ruggiero e il vicesindaco Valerio Ionta non hanno bisogno di alcuna difesa, ma vanno solo ringraziati per l’attività fin qui svolta, in quanto persone veramente nuove alla politica e non di quel nuovo modaiolo che cerca di incarnare il sindaco che è sulla scena politica da oltre 25 anni, ed indicati in quanto anche competenti nelle deleghe a loro attribuite. Esse sono state portate avanti con grande professionalità sia per quanto riguarda la Pubblica istruzione che per le Finanze, tanto che lo stesso sindaco ne ha lodato l’operato. Quindi non riusciamo a comprendere la decisione del sindaco di voler sostituire i nostri assessori se non motivate dalla necessità di soddisfare sue promesse elettorali, in barba degli accordi a suo tempo sottoscritti per poi lamentarsi, in modo ipocrita, di un mancato rapporto franco e schietto fatto anche di buone relazioni personali, riconducibile solo ed unicamente al suo comportamento messo in atto all’indomani della sua elezione, ed in particolare quello di ritenere l’alleanza non come rapporto di vera collaborazione e di confronto, ma solo di sudditanza. Questo, caro sindaco, rappresenta lo stile amministrativo che ti contraddistingue”.
A gettare ulteriore benzina sul fuoco delle polemiche ci ha pensato il gruppo di opposizione di “Castelforte Democratica” che dichiara di aver “previsto tutto questo”, di aver anticipato la “cronaca di una morte annunciata”. Una vittoria ottenuta con il ricorso al consenso supplementare, a forze antagoniste alla vigilia, non poteva durare. E non è durata.”. Il capogruppo d’opposizione ex candidato a sindaco Gianfranco Testa ricorre all’ironia per commentare l’attuale e delicata situazione politica: “Complimenti al sindaco Cardillo e alla lista vincente! Hano ottenuto i voti che occorrevano ed ora, giustamente, non servono più; finita la funzione che avevano… fuori. Fuori dai giochi!” Un altro interrogativo l’avvocato Testa lo pone alla civica “Liberi per Castelforte: “Bisogna verificare se siano stati traditi oppure se un anno o poco più corrisponda all’effettivo sostegno dato”.
La seconda domanda la rivolge alla formazione civica che sostiene il sindaco Cardillo: “E’ giusto governare con il venir meno del consenso elettorale ? Oggi non avreste quei voti con i quali avete vinto e che, in mancanza, avrebbe decretato la vittoria della nostra lista. Certo il diritto di governare esiste ed è incontestabile, ma è altrettanto incontestabile che politicamente il consenso elettorale è venuto meno. Questo accade quando si vince per eccesso di strategia. Accade che si vince ma con un gioco non con il favore degli elettori. D’altronde era la ‘Cronaca di una morte annunciata’”.
Saverio Forte