Politica

Formia / Ancora polemiche sul Piano Urbano del Traffico

FORMIA – “Il capogruppo del Pd stia sereno. Il piano urbano del traffico sarà approvato in una delle prossime sedute del consiglio comunale perché è nell’interesse dell’amministrazione comunale farlo a favore della città. Ma non lo utilizzi strumentalmente per conseguire nuovi riposizionamenti politici”. L’assessore alla sostenibilità urbana del comune di Formia Claudio Marciano non ha partecipato venerdì mattina alla conferenza dei capigruppo ma da Lisbona – dove si trovava per motivi di lavoro – ha rispolverato un tweet di renziana memoria che, di fatto, ha acuito la fortissima contrapposizione esistente da sempre tra il capogruppo consiliare del Partito Democratico Ernesto Schiano (e il circolo di cui è il principale rappresentante) e il resto della Giunta Bartolomeo. Schiano confidava molto sull’inserimento nell’ordine del giorno del consiglio comunale convocato per il 23 ottobre del primo Piano urbano del traffico di cui la città – molto tardivamente – vuole dotarsi. La richiesta, impegnativa, era stata interpretata da molti come una sorta di chiamata alle armi nei confronti dell’alleato Forza Italia per “cominciare ad applicare” il programma di fine consiliatura con cui è stata data vita in aprile all’inedita maggioranza con il Pd.

Il “Put”, in effetti, non piace da sempre al gruppo consiliare degli azzurri tant’è che nella prima approvazione consiliare aveva espresso un voto contrario. Il capogruppo Schiano è perfettamente a conoscenza di questo dettaglio e non a caso ha chiesto, forse in maniera provocatoria, l’inserimento dell’argomento nell’ordine del giorno del prossimo consiglio. Purtroppo gli assenti hanno sempre torto ed il capogruppo del Pd venerdì ha disertato la conferenza dei capigruppo a differenza del collega di Forza Italia Erasmo Picano, rivelatosi un fiume di veleno e di considerazioni verbali al limite del codice penale nei suoi riguardi. Morale della favola, il piano urbano del traffico deve ancora attendere qualche settimana o mese per tornare in consiglio per la sua definitiva approvazione dopo la presentazione di diversi emendamenti ed integrazioni. L’assessore proponente Marciano ha ostentato, tuttavia, sicurezza circa il suo varo e forse ha tutte le sue ragioni.

Secondo alcune indiscrezioni il piano urbano del traffico è stato oggetto di una concertazione segreta tra Forza Italia e il Pd (senza la componente di Schiano, naturalmente) in base alla quale è scomparso l’elemento innovativo più spinoso e rischioso sul piano elettorale, l’istituzione del senso unico alternato nel “salotto buono” di Formia, via Vitruvio. Naturalmente è una proposta integrativa che, da regolamento, dovrà essere recepita ed approvata (come le altre presentate) nella commissione consiliare competente prima del voto definitivo del consiglio. Insomma la fretta fa partorire i gattini ciechi e questo aspetto non sarebbe stato valutato appieno del capogruppo del Pd, interessato ad effettuare una forzatura per mettere – si dice – in difficoltà di nuovo la Giunta Bartolomeo a pochi mesi dalla conclusione della consiliatura.

Da questa vicenda l’avvocato Schiano è uscito politicamente con le ossa rotta perché le sue minacce (rinnovate a più riprese dall’inizio del mandato amministrativo nel giugno 2013) di portarsi definitivamente sull’Aventino sono rimaste enunciazioni verbali. Nulla di più. Il capogruppo del Pd aveva confidato di verificare anche il “da farsi” qualora il piano urbano del traffico fosse rimasto in qualche cassetto. L’interessato, persona molto intelligente, sa di non potersi muovere dalla posizione che occupa neppure di un millimetro. Nella migliore delle ipotesi potrebbe assegnare le dimissioni dall’incarico di capogruppo consiliare ma lasciare il consiglio significherebbe fare “due favori” al sindaco Sandro Bartolomeo. Il motivo? Facile, scorrendo la lista del Pd alle amministrative del 2013 il primo dei non eletti è Luigi De Santis, attuale capogabinetto ed il più stretto e fidato collaboratore del sindaco di Formia. Ecco perché Schiano è stato costretto a mettere in naftalina di nuovo i propri bellicosi propositi, a cominciare dalla convocazione, nella giornata di sabato, di una conferenza stampa per buona pace dei cronisti non si farà mai…

Intanto il consiglio comunale di Formia tornerà a riunirsi nel pomeriggio del 23 ottobre con solo argomento all’ordine del giorno la presunta incompatibilità, a quattro anni e mezzo dall’insediamento del consiglio, del consigliere di Forza Italia Salvatore Forte nonché presidente del consorzio di sviluppo industriale del sud-pontuino. La segretaria comunale Rita Riccio è stata costretta ad affrontare il problema (o presunto tale) dopo le invettive verbali del consigliere di opposizione Mattia Aprea secondo il quale l’avvocato Forte non avrebbe potuto partecipare al voto del bilancio consolidato 2016, la manovra contabile che è la somma algebrica del comune di Formia e degli enti di cui fa parte, la municipalizzata Formia Rifiuti zero e, appunto, il consorzio Industriale del sud-pontino. Nei prossimi giorni il presidente del consorzio industriale protocollerà le sue controdeduzioni che ruotano attorno al secondo comma dell’articolo 2 del decreto legislativo 267/2000, il testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali. Per il consigliere e presidente Forte non c’è alcuna forma di incompatibilità perché questa disposizione si applica soltanto per i consorzi cui partecipano enti locali, con esclusione di quelli (come quello industriale del sud-pontino) “che gestiscono attività aventi rilevanza economica ed imprenditoriale”.

Intanto l’attività politico-amministrativa ha conosciuto un altro flop della maggioranza Pd-Forza Italia. E’ andata deserta la commissione consiliare Lavori Pubblici che avrebbe dovuto esaminare e rilasciare il proprio parere sul prossimo piano triennale delle Opere Pubbliche. Il presidente Pietro Filosa (Pd) ha atteso invano l’arrivo dei colleghi della maggioranza, la cui assenza è stata invece censurata dai soli consiglieri di opposizione presenti, Nicola Riccardelli dei “Centristi per Formia” e il consigliere indipendente Mattia Zannella. Quando il “bene di Formia” può attendere…

Saverio Forte

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