PIEDIMONTE SAN GERMANO – Alle prime luci dell’alba i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Pontecorvo, coadiuvati da altri militari delle Stazioni Carabinieri Aquino, Pontecorvo e Piedimonte San Germano, ottemperando all’ordinanza per l’applicazione della misura cautelare coercitiva di sottoposizione agli arresti domiciliari, emessa il 16 ottobre 2017 dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cassino, traevano in arresto i sottonotati indagati ritenuti responsabili di “concorso finalizzato alla rapina aggravata perpetrata mediante sequestro di persona, lesioni aggravate e porto abusivo di oggetti atti ad offendere”:
-Carbone Davide classe 1991, con precedenti penali;
-Sardelli Giuseppe classe 1989, con precedenti di polizia, già detenuto presso la Casa Circondariale di Cassino;
-Beshtika Abdyl albanese, classe 1987, pregiudicato.
Il 26 aprile 2017, alle ore 23,00 circa, nel contesto delle ordinarie attività di controllo del territorio, i militari della Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Pontecorvo, preliminarmente intervenuti nel centro cittadino a seguito di una presunta lite tra ragazzi innescata per futili motivi, accertavano che l’alterco era stato originato da una cruenta rapina poco prima subita, in Piedimonte San Germano, Via G. D’Aguanno, da uno dei contendenti, 23 enne di Napoli, nel contesto di una mediazione privata finalizzata alla vendita di un orologio marca Rolex modello Daytona del valore commerciale di 5.000,00 euro.
Nella circostanza la predetta vittima, fisicamente aggredita dai prevenuti con pugni e calci, sotto la minaccia di un coltello, era stata costretta a consegnare il suddetto orologio.
Il malcapitato aveva riportate lesioni guaribili in gg. 5 sc. (contusioni multiple ed escoriazioni), successivamente refertate dal Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cassino.
Le attività investigative svolte, consentendo l’acquisizione di oggettivi riscontri riferibili alla dinamica delittuosa accertata, evidenziavano la spiccata pericolosità degli indagati che, vantando un presunto controllo territoriale alimentato dall’asserita contiguità ad esponenti della criminalità organizzata insediati nel basso frusinate, avevano agito con particolare efferatezza.
L’Autorità Giudiziaria mandante, condividendo pienamente le risultanze investigative acquisite dai militari operanti, disponeva l’arresto degli indagati contestualmente sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
A seguito delle perquisizioni locali effettuate nella mattinata, veniva sequestrato il seguente materiale rinvenuto nella disponibilità di Carbone Davide:
– nr. 2 orologi marca Rolex verosimilmente contraffatti.