GAETA – C’è ancora da soffrire prima di uscire dall’emergenza idrica. Sono allo stremo le popolazioni dei comuni del Sud pontino ma le contromisure messe in atto dal gestore idrico Acqualatina richiedono ancora tempi lunghi per essere attuate. È quanto è emerso dalla riunione tenutasi questa mattina in via Costa, presso la sede della provincia di Latina tra l’amministratore delegato Luigi Besson, i dirigenti tecnici Cima e Stagnaro e sindaci e delegati dei comuni. A tirare le fila del confronto si è prestata Eleonora della Penna, nella duplice veste di presidente della provincia e dell’Ato, raccogliendo così la richiesta urgente di convocazione del sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano.
Unanime da parte dei rappresentanti comunali il coro di proteste di chi, nonostante gli interventi effettuati, non vede progressi. Le due fonti di Mazzoccolo e Capodacqua continuano ad abbassarsi, a Gaeta il flusso di acqua proveniente dai pozzi della Panapesca si è rivelato insufficiente, mentre i due serbatoi situati a colle Sant’Agata si svuotano velocemente, garantendo l’acqua solo per poche ore. A Formia invece il serbatoio di Sant’Antonio continua a perdere copiosamente.
Elementi critici a fronte dei quali Acqualatina si prepara a combattere l’emergenza prevedendo l’apertura entro un mese del secondo pozzo del campo dei 25 ponti. Contestualmente si cercherà di migliorare l’approvvigionamento dalla sorgente di Capodacqua, attraverso la ricaptazione a maggiore profondità. Prima di Natale dovrebbero invece partire i lavori di collegamento con l’acquedotto campano, per ripristinare condizioni di normale vivibilità nell’estremo sud.
Quasi al termine invece i lavori al Molo Vespucci di Formia. Un breve tratto di condotta che dovrà servire a collegare la rete con le navi cisterna, il cui arrivo si avvicina, date le condizioni climatiche che non promettono pioggia. “Insieme all’assessore all’ambiente Mauro Fortunato – ha detto il delegato alla crisi idrica per il comune di Gaeta Antonio Salone – abbiamo insistito sulla riduzione delle bollette da giugno ad oggi. Per parte sua Acqualatina ha preso in considerazione l’ipotesi di un dimezzamento delle fatture, ma sono necessari ulteriori passaggi burocratici”.