Cronaca

Itri / Camorra, arrestato il boss Nicola Rullo del clan Contini (video)

ITRI – Il sud pontino si conferma essere il “buen ritiro” per alcuni pregiudicati contigui e, peggio ancora, protagonisti attivi del crimine organizzato di stampo camorristico. A suggellarlo è stato il blitz della scorsa notte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli che a Itri, in località Calabretto, non molto lontano dalla stazione ferrovia , lungo la statale Appia, hanno arrestato Nicola Rullo, di 47 anni, latitante e considerato il reggente del clan “Contini” che, insieme alle famiglie “Licciardo” e “Mallardo”, aveva dato vita all’”Alleanza di Secondigliano”, una delle federazioni criminali più pericolose sul territorio nazionale. Rullo si era rifugiato a Itri da poco più di un mese, alla vigilia della sentenza della Corte di Appello di Napoli che lo avrebbe condannato a dieci anni di reclusione per estorsione aggravata da finalità mafiose.

Nicola Rullo

Rullo aveva presentato ricorso contro una sentenza di primo grado e, paventando il suo mancato accoglimento, aveva preso in affitto un bellissimo e ristrutturato casolare di campagna. L’uomo era ufficialmente latitante e ad arrestarlo sono stati i Carabinieri che, notificandogli un’ordinanza della Corte d’Appello, hanno operato insieme ai “Cacciatori di Calabria”, il nucleo dell’Arma specializzato nelle ricerche di latianti in zone impervie e periferiche. E così è stato. Durante l’irruzione Rullo è stato sorpreso che dormiva al piano terra del casolare insieme al suo guardiaspalle, Roberto Murano, arrestato con l’accusa di favoreggiamento ma senza opporre resistenza.

I Carabinieri, infine, hanno arrestato una terza persona: si tratta di Davide Geldi, nipote di Rullo, che dormiva al piano superiore con la disponibilità di 100 grammi di marijuana ed hashish. Le indagini dei Carabinieri, cui si sono affiancati quelli della Compagnia di Formia e della Stazione di Itri, proseguono per accertare eventuali complicità di cui avrebbe beneficiato Rullo durante la sua forzata permanenza nel sud pontino.

Saverio Forte

VIDEO

Share