Politica

Gaeta / Luminarie natalizie, il Movimento 5 Stelle presente un’interrogazione parlamentare

GAETA – Le luminarie e gli addobbi Natalizi sono diventati un brand per la nuova immagine turistica di Gaeta, la cui amministrazione comunale è impegnata da anni per favorire quel fenomeno che gli specialisti del marketing territoriale chiamano destagionalizzazione. Ma c’è un limite a tutto, soprattutto quando si violerebbe l’articolo 42 della costituzione Repubblicana che ribadisce testualmente “La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge”. A promettere le barricate e a preannunciare la tradizionale interrogazione parlamentare è il Meet Up di Gaeta del Movimento Cinque Stelle.

Il motivo del dissenso è “figlio” di uno dei tanti avvisi che, redatti e stampati niente meno dal comune di Gaeta, avverte tanti increduli condomini e proprietari: “Se trovate qualcuno appollaiato sui vostri balconi e finestre, non chiamate le forze dell’ordine. Si tratta di operai intenti ad installare le ‘Luminarie 2017’”. L’avviso è stato stampato su un classico foglio A/4 che, recante la dicitura “Comune di Gaeta-Provincia di Latina” ed il logo dello stesso comune, è stato affisso sui portoni e all’ingresso di tanti fabbricati, sia della centralissima Corso Cavour che dei palazzi antichi del quartiere medioevale della città. L’estensore avrà incarnato la filosofia-pensiero, protesa al buonismo e al “vogliamocituttibene”, del sindaco rieletto al primo turno alle elezioni amministrative dell’11 giugno, il forzista Cosmo Mitrano: “Sono in corso i lavori per il montaggio delle luminarie, pertanto personale dell’impresa (dotata di idonea identificazione) potrebbe salire sui balconi delle proprietà private”.

Per i simpatizzanti del M5S “non c’e legge che tenga per le luminarie” ed è grave che un ente pubblico, come il comune di Gaeta, chieda alla cittadinanza di tollera-re la presenza di estranei in casa in nome del bene supremo delle “Luminarie 2017”. L’articolo 42 della Costituzione è inequivocabile, poi: “La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge” e, in quest’ottica, il Meetup del movimento grillino non vuole abbassare la guardia: per salire sui balconi, proprio in quanto sono proprietà private, è necessaria l’autorizzazione preven-tiva del proprietario. Senza “se” e senza “ma”. Il Movimento Cinque Stelle, il cui comportamento alle ultime elezioni amministrative non è stato dei più esaltanti, approfitta per alzare un polverone politico nei confronti del sindaco di Gaeta che, in virtù della positiva perfomance personale ottenuta alle ultime amministrative, potrebbe concorrere alle prossime regionali nel “listino” pro-vinciale del suo partito, Forza Italia.

L’orientamento del segretario regionale, il Senatore Claudio Fazzone, ha una duplice finalità: Mitrano non deve diventa-re subito consigliere regionale. Le urne dovranno piazzarlo secondo alle spalle del consigliere regionale uscente, il formiano Pino Simeone, con il quale avvicendarsi nella parte conclusiva della prossima legislatura regionale. La sua candidatura potrenne anche diventare speculare sul piano elettorale. Il senatore Fazzone vuole ottenere il massimo possibile sul territorio in cui è più incisivo su scala provinciale, il sud-pontino, iniziando da Monte San Biagio passando per la sua Fondi, Sperlonga del sindaco Armando Cusani, Gaeta dell’”amico Cosimino”, Formia sino alla più meridionale Santi Cosma e Damiano. E poiché le elezioni regionali si svolgeranno nello stesso giorno delle politiche Forza Italia con il “pienone” delle regionali cercherà di strappare il seggio nel col-legio uninominale della Camera dove il candidato in pectore è un altro sindaco di cui fidarsi ciecamente, Salvatore De Meo di Fondi.

Ma gli avvisi delle luminarie sono stati per molti indigesti, quasi una richiesta urgente di Malox. I Cinque Stelle ammettono che il “consenso ricevuto dà al Sindaco Mitrano il diritto/dovere di governare, ma non di calpestare diritti di rango costituzionale come la proprietà privata”. Almeno sino a prova contraria.

Saverio Forte

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