GAETA – Respinto all’unanimità dall’Aula Consiliare, nella seduta del 26 ottobre u.s., il progetto, presentato dalla GAIM srl e altri, relativo alla riqualificazione dell’area dismessa ex Avir, con contestuale cambio d’uso della stessa.
“E’ in conflitto con le linee guida definite dalla nostra Amministrazione e approvate dal Consiglio Comunale nell’agosto 2012” – spiega il Sindaco Cosmo Mitrano nel comunicare la motivazione del voto consiliare – “Siamo ben determinati a procedere in modo spedito alla riqualificazione di un’area strategica per la città e per le sue dinamiche socio – economiche. In pieno quartiere balneare, l’area ex Avir è destinata dalle linee guida ad ospitare servizi pubblici, commerciali, parcheggi, aree verdi, Centro Congressi. Mantenendo fede a quanto detto nel corso della campagna elettorale, vogliamo ripristinare la funzionalità e la fruibilità dell’importante zona perché sia al servizio del cittadino e del turista. Senza perdere altro tempo!”.
In piena sintonia con il Primo Cittadino l’assise civica che ha sviluppato il dibattito intorno alla necessità di addivenire in tempi rapidi al progetto di recupero del sito, seguendo la strada indicata nel 2012. Una convergenza di intenti e modalità per la riconversione urbanistica di un’area situata in posizione strategica nel cuore del quartiere di Serapo, a pochi passi dal mare e dal centro città. Una zona da troppo tempo inutilizzata e in stato di abbandono, di cui Gaeta ha fortemente bisogno per le sue grandi potenzialità d’uso al servizio del territorio.
Oggetto di vicende giudiziarie complesse, l’ex sito industriale ha avuto una vita travagliata: sede della vetreria Avir, nata tra il 1909 ed il 1911 e gemella dell’opificio Sieci a Scauri, la fabbrica venne dismessa nel 1982, a causa della crisi del settore. Da allora versa in rovina, nonostante i numerosi progetti di riqualificazione susseguitisi nel tempo. Un primo progetto risale al 1986: si voleva costruire un teatro polivalente, poi nel 1997 una prima delibera di indirizzo del Consiglio Comunale per una variante al Prg, puntò alla realizzazione di un albergo, di un piccolo centro commerciale e in cambio il Comune avrebbe visto sorgere una piazza e un parcheggio con 500 posti auto. Sembrava quindi tutto definito quando nel 2001 entrò in scena la società GAIM, nuovo proprietario del sito, ed il futuro dell’ex vetreria si rivolgeva verso tutt’altra direzione. Nello specifico la società acquirente procedette tra il 2001 ed il 2011 al frazionamento ed alla successiva vendita in lotti di quel terreno industriale nei confronti di altre società e privati. Queste attività di frazionamento e vendita di lotti non passarono inosservate alla Procura della Repubblica della Repubblica che, dopo appurate indagini, le considerò propedeutiche alla successiva edificazione dell’area, che sarebbe dovuta avvenire sulla base di un progetto di riqualificazione presentato dalla società acquirente e che tendeva alla realizzazione di strutture turistico/ricettive, commerciali, residenziali, nonché aree destinate a verde pubblico, musei, sale convegni per un valore progettuale di oltre 50 milioni di euro. La Procura ritenne dunque che le suddette attività realizzassero il reato di lottizzazione abusiva, in quanto determinavano di fatto un assetto urbanistico diverso da quello al tempo previsto dal Prg, anticipando e veicolando in questo modo le determinazioni della competente amministrazione comunale, previo parere regionale. Di qui il primo sequestro dell’area nel luglio 2011 e poi un secondo sequestro nel dicembre 2011. Posti i sigilli ad una superficie di 25.576 metri quadrati nel pieno centro cittadino a due passi dalla spiaggia di Serapo, un valore stimato di circa quindici milioni di euro. 27 persone indagate tra cui proprietari dell’area ed anche due notai della zona. Il processo iniziò nel marzo 2013. E mentre la giustizia penale faceva il suo corso, il futuro dell’ex sito industriale prendeva una nuova direzione. Nell’agosto 2012, l’Amministrazione Comunale guidata dal neo eletto Sindaco Cosmo Mitrano, portò all’attenzione dell’assise civica che approvo quasi all’unanimità (solo due voti contrari), la delibera che ridisegnò la nuova destinazione urbanistica dell’area dismessa ex Avir in cui l’interesse pubblico prevale su quello privato: verde pubblico, strutture turistico/ricettive servizi e stop all’edilizia privata.
“Quando si ragiona nell’interesse della città i risultati si ottengono al di là delle diverse posizioni politiche di maggioranza e di opposizione – conclude il Sindaco – E’ quanto accaduto nell’agosto 2012 ed anche nell’ultimo Consiglio Comunale del 26 ottobre scorso che all’unanimità ha respinto il progetto firmato GAIM srl. Adesso con determinazione proseguiamo nell’iter che porterà alla riqualificazione di un’area di grande importanza per Gaeta. Un grande progetto di riconversione urbanistica che contribuirà a definire il nuovo corso dello sviluppo cittadino”.
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