FORMIA – Per il momento è pronta una fortissima sanzione amministrativa. Il contenuto dell’informativa che poi elaboreranno congiuntamente gli agenti della Polizia Locale, della sezione urbanistica del Comune e gli ispettori dell’ufficio prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro dell’Asl potrebbe far scattare anche una denuncia penale. Solo per una mera e fortunosa coincidenza non si è trasformato in tragedia l’intervento, regolarmente autorizzato dal comune di Formia con una “Scia” , di rimozione della vecchia, pericolosa e pericolante copertura dell’ex fabbrica di laterizi D’Agostino in pieno centro urbano, nel quartiere di Mola.
La bonifica del materiale ferroso, tecnicamente la “rimozione delle strutture metalliche”, era stata autorizzata e richiesta dal Comune alla società proprietaria del sito, la “Tirreno Immobiliare” di Cassino, ma chi ha operato, una ditta privata, ha dimenticato di approntare il relativo e necessario piano di sicurezza che si sarebbe dovuto concretizzare con l’interdizione al traffico della sottostante via delle Fosse. Ma il provvidenziale intervento di alcuni cittadini residenti, che hanno immortalato quanto stava avvenendo con un video postato su facebook, ed il tempestivo intervento della Polizia Locale hanno evitato, agli ordini della comandante Rosanna Picano, il peggio. Si è temuto, infatti, che parte della copertura della storica fabbrica di laterizi e mattoni, rimossa da alcuni mezzi meccanici, finisse in strada con le conseguenze facilmente immaginabili.
Si è attivato ora anche il dirigente della sezione urbanistica del Comune, Sisto Astarita, per chiedere l’intervento dell’Asl, un altro ente che, deputato a mettere in sicurezza un cantiere soprattutto quando vengono rimosse strutture potenzialmente pericolose per la pubblica incolumità, era praticamente all’oscuro di quanto stava avvenendo in via delle Fosse. Ma a cosa sarebbero dovuti servire questi interventi di bonifica. Il Comune lo ammette a bassa voce: la realizzazione di una lottizzazione urbanistica privata in una zona ad altissimo indice edificatorio secondo il vigente piano regolatore quando quello nuovo, lautamente pagato e ripagato agli incaricati, è ancora fermo in qualche cassetto del comune. Chissà per quale motivo.
Saverio Forte
Video di Vincenzo La Mura (da Facebook)