FORMIA – Sta facendo rumore negli ambienti giudiziari ed economici della provincia di Latina la scelta del nuovo asset imprenditoriale del pastificio Paone di Formia di costituirsi parte civile – la prima in assoluto dopo la decisione del Comune di rinunciarvi e quella “bocciata” del Movimento Cinque Stelle – nel processo denominato “Sistema Formia”, l’inchiesta giudiziaria che, secondo la Procura della Repubblica di Latina, avrebbe smascherato l’esistenza di un’organizzazione in grado di gestire e pilotare, dal 2008 al 2012, appalti, incarichi e concessioni grazie alla ipotizzata “commistione” tra politica, imprenditoria e l’apparato burocratico del comune di Formia. Il processo nei giorni scorsi è stato addirittura rinviato al 19 settembre 2018 quando dovranno difendersi 13 dei 18 indagati iniziali salle accuse di corruzione, concussione, abuso e omissione d’ufficio e peculato nell’esercizio delle loro funzioni. Il neo amministratore unico del Pastificio Paone, Fulvio, ha confermato che la costituzione di parte civile, curata dall’avvocato Luca Amedeo Melegari e da uno studio legale della capitale, sarà esclusivamente contro i quattro rinviati a giudizio per il reato di lottizzazione abusiva per la riconversione dello storico pastificio di piazza Risorgimento in un centro commerciale: si tratta dell’ex dirigente della sezione urbanistica del comune, Stefania Della Notte, in qualità di firmataria nel 2008 del permesso a costruire (illegittimo secondo la procura perché in assenza di un preliminare piano di lottizzazione), dei tecnici che nelle varie fasi hanno seguito l’elaborazione del progetto, l’architetto Cosmo Di Milla e l’attuale capogruppo di Forza Italia al comune di Formia Erasmo Picano e, finanche, l’ex amministratore delegato del pastificio Stefano Paone.
L’azienda che si costituisce contro il suo recente passato imprenditoriale? “Noi ci sentiamo tranquilli – ha puntualizzato il neo amministratore unico Fulvio Paone che di Stefano è cugino di primo grado – la mattina quando ci alziamo – rincara la dose il fratello Domenico nell’intervista video rilasciata a Saverio Forte – possiamo senza problemi guardarci allo specchio…”
Rispetto all’udienza del 25 ottobre cambierà la composizione del collegio giudicante dopo che il suo presidente Pierfrancesco De Angelis è stato scelto dal Consiglio Superiore della magistratura a guidare il Tribunale di Rieti. Per molti la sentenza potrebbe giungere troppo tardi per attenersi alle prescrizioni temporali del Codice penale, una della quale riguarda il reato di lottizzazione abusiva per la riconversione dell’ex pastificio Paone. Il reato si prescrive come tanti ma non la confisca dell’immobile oggetto di interventi urbanistici “vietati”. Si attende, a tal riguardo, l’attesa sentenza della gran camera della Corte di Giustizia camera a cui si sono appellate molte articolazioni dell’avvocatura italiana che spinge per non applicare, in caso di avvenuta prescrizione, il provvedimento di confisca per quegli immobili oggetto di indagini e sequestri penali.
Domenico Paone, uno degli otto soci, arriva ad avanzare, non escludendola, un’ipotesi inquietante, peraltro contenuta nel variegato filone del procedimento penale del “Lollo gate”: e se “pezzi” della politica avessero deciso a tavolino, sbagliando volutamente la procedura tecnico-amministrativa, di accelerare le procedure di fallimento della realtà industriale più antica della provincia di Latina? E per quali benefici e scopi? Domenico Paone non si perde d’animo:” Bisogna solo attendere. Il tempo a volte è galantuomo”.
Saverio Forte
Intervista a Domenico Paone