MINTURNO – Uno scherzo di qualche buontempone, un modo per mettere un po’ di pepe all’attuale vita politica o un tentativo di riportare l’unione in un centrodestra che ancora oggi è frammentato? Non si conosce il mittente di una lettera misteriosa recapitata questa mattina al titolare del Ristorante Pizzeria “Da Lucio”, Franco Malagisi, nella quale si dà appuntamento per un incontro politico fissato per il prossimo 10 novembre, alle ore 21. L’oggetto della fantomatica riunione è il seguente: “Volete continuare a far governare questi incompetenti, arroganti e presuntuosi oppure…” Solo che i destinatari della missiva dicono di non saperne assolutamente nulla.
Sono tutti nomi noti della politica locale, ex amministratori e attuali consiglieri comunali: Pino D’Amici, Romolo Del Balzo, Vincenzo Fedele, Aristide Galasso, Fausto Larocca, Massimo Moni, Livio Pentimalli, Fabio Saltarelli, Francesco Saltarelli, Pino Sardelli, Massimo Signore, Antonio Sparagna, Franco Tuccinardi, Daniel Corona, Vittorio Caruso. La lettera continua: “Chi è interessato ci sia, si confida nella massima discrezione. Portare, oltre ad un secchio di umiltà 20 euro da depositare alla cassa del ristorante”.
Da parte sua, il proprietario del locale, Franco Malagisi, ha interpellato alcuni degli invitati, avendo conferma di trovarsi davanti ad uno scherzo: “Stamattina è arrivata questa lettera al quale noi siamo all’oscuro. La nostra attività commerciale è sempre stata lieta di ospitare manifestazioni di qualsiasi tipo, politica, sportiva, di beneficenza, siamo stati la Casa dei Pendolari, ma pretendiamo che chi organizza si deve firmare con nome e cognome altrimenti noi siamo fuori. Ho contattato diversi amici che sono nella lista e nessuno ne sapeva niente. La nostra sala è a disposizione sempre gratuita, ma pretendiamo il Nome e Cognome”.
Forse si tratta effettivamente di una burla, o un “fake” utilizzando un termine più moderno tanto in voga sui social network, ma probabilmente con lo scopo di scuotere gli animi dei politici invitati, al fine di farli riunire per davvero e non solo a parole. In fondo, l’anno prossimo ci sono le elezioni regionali: un ottimo banco di prova per testare un centrodestra unito in vista delle prossime amministrative.
Giuseppe Mallozzi
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