FORMIA – L’operazione di monitoraggio sarebbe stata disposta direttamente dal Ministero degli Interni. E’ quella eseguita, in stretta collaborazione, dagli agenti del commissariato, della Polizia Locale e del gruppo di Formia della Guardia di Finanza che hanno passato al setaccio nelle prime e trafficate ore della giornata, grazie all’ausilio anche di alcune unità cinofile, la stazione ferroviaria della città, la più importante lungo la rete ferrata Roma-Napoli. I controlli sono stati estesi a molti passeggeri in transito ma hanno avuto, a differenza di quelli della scorsa settimana contro le forme illegali di ambulantato, un deterrente: stroncare e prevenire sul nascere i fenomeni della mendicità all’altezza dei principali impianti semaforici lungo le principali arterie del sud-pontino.
Questa speciale “task force” è entrata in azione con la convinzione dell’esistenza di un’organizzazione che si serva di immigrati, di stanza presso i centri di prima accoglienza del comprensorio, o di altri provenienti ogni giorno dalla Campania per chiedere l’elemosina nei pressi dei semaforici e davanti le più frequentate attività commerciali di Formia e degli altri centri limitrofi. Molti immigrati fermati sono stati portati in commissariato per essere identificati e la loro posizione è al vaglio degli inquirenti in rapporto sia alla loro reale identità che ad eventuali reati di cui si sarebbero resi protagonisti nel recente passato. Molti dei cittadini di nazionalità nigeriana fermati la scorsa settimana presso lo strategico scalo ferroviario di Formia non erano in regola con il permesso di soggiorno e uno, in particolare, era stato denunciato perché ha violato il foglio di via obbligatorio con cui non avrebbe potuto fare ritorno per tre anni nel sud-pontino.
L’azione di screening del commissariato, della Guardia di Finanza e della Polizia locale si è anche concretizzata con perquisizioni personali nei confronti di soggetti conosciuti quali assuntori e consumatori di droghe e con controlli domiciliari nei riguardi di pregiudicati e sorvegliati speciali.
Saverio Forte