Formia / Il movimento 5 stelle presenta il manifesto politico per le elezioni comunali 2018
FORMIA – Il Movimento 5 stelle di Formia ha presentato questo pomeriggio all’interno della sala Falcone e Borsellino il proprio manifesto politico. “Credo di non essere presuntuoso – ha esordito Paolo Costa coordinatore e candidato sindaco nella scorsa tornata elettorale – se affermo che abbiamo fatto un’opposizione efficace in questi 5 anni. Lavoro, turismo ed impresa erano i cavalli di battaglia dell’amministrazione, ma non sono riusciti a realizzarli. Ultimamente hanno ripreso impresa giovani, ma è stato un fallimento”. Poi l’attacco su legalità e trasparenza. “Il delegato alla legalità aveva iniziato tante azioni, pur apprezzabili. Ma la parola legalità è sparita. C’è poi il tema acqua. Bartolomeo ha dichiarato in un’intervista che la colpa non è da ascrivere al suo partito. Ma non capiterà più governo regione e comune in mano alla stessa compagine. Ieri il presidente della regione Zingaretti dopo 4 anni ha chiesto il voto in cambio della ripubblicizzazione del servizio idrico. E come? Pagando i 20 milioni della quota privata. Abbiamo di fronte dei bugiardi seriali, gli stessi che siedono in parlamento. A livello comunale lo scollamento tra cittadini ed amministrazione è chiaro. Non riescono ad interagire con le associazioni e non fanno assemblee pubbliche”. La parola è poi passata ad Antonio Romano (attivista dal 2012) che ha elencato alcune battaglie: emergenza idrica – “ci eravamo rivolti al prefetto già a giugno, alla seconda richiesta siamo stati ascoltati”;. Trasporto pubblico – “abbiamo pressato l’amministrazione contro lo spostamento del capolinea a Molo Vespucci, ottenendo poi almeno la sosta in stazione durante la fascia protetta”; piano traffico – “dopo lo studio della società “Tau” non è cambiato nulla”; Pet – Coke – “siamo intervenuti direttamente nel porto”. Ha citato inoltre le azioni contro l’autorizzazione ad attivare una discarica presso la Cava Cardi – “il tema torna di attualità perché da quelle parti c’è una sorgente e l’intervento sull’antenna di Castellonorato. Ha parlato poi di battaglia contro il gioco d’azzardo, registro tumori, ed “istituti di partecipazione attiva dei cittadini”, come le sedute del consiglio comunale in diretta. “Per la Di Donato, ha concluso, la segnalazione è partita dai 5 stelle. “Strano che il comuna non si sia accorto che stavano distraendo migliaia di euro Fare in modo che quella struttura rimanga ferma equivale togliere diritti ai cittadini. Noi combattiamo per i ‘diritti mancati”.
Giovanni Nocella (attivista dal 2007) è entrato nel merito delle regole per le candidature al consiglio comunale. “Dobbiamo passare dalla democrazia rappresentativa alla democrazia diretta. Un concetto osteggiato talvolta anche all’interno dei meetup. La nostra lista civica si differenzia per la struttura orizzontale e non verticale come nei partiti. Sono motivi di incandidabilità: sentenze penali di condanna, spirito antitetico alle idee del movimento 5 stelle, ed in caso di persone indagate occorre presentare allo staff la documentazione ed il movimento la valuterà”.
Entro il 31 dicembre tutti gli iscritti potranno proporre la propria candidatura, mentre entro 31 gennaio sarà fatta una selezione. Tra i 25 scelti si voterà per il candidato a sindaco. Potranno votare tutti i residenti con certificato elettorale. Per le candidature non è ancora chiaro se la data di iscrizione (al movimento 5 stelle o alla “Piattaforma Rousseau”) è quella del 31 gennaio o di giugno 2017, per evitare comunque colpi di mano dell’ultima ora. La squadra degli assessori sarà comunicata già prima delle elezioni. I nominativi potranno essere anche non iscritti, se dotati delle professionalità necessarie. Rispetto a 5 anni fa si cerca di allargare la base. Il meetup ha 133 iscritti, ma nessuno sa quanti siano complessivamente gli iscritti al m5s a Formia. Il programma sarà elaborato con i cittadini attraverso tavoli di lavoro, banchetti ed incontri. Punti inamovibili sono comunque il controllo dei bilanci passati e dei soldi spesi, l’uscita da acqualatina e la ripubblicizzazione del servizio con l’inserimento nello statuto del comune di Formia dell’Acqua come “bene comune”.