FORMIA – Tanto rumore per nulla. Si appella a questa massima popolare il direttore del centro di preparazione olimpica “Bruno Zauli” di Formia, l’ex campione olimpico di canottaggio Davide Tizzano, in ordine al tentativo personale dell’ex direttore sportivo del Formia calcio Antonio Miele di chiedere, per conto del Genoa calcio e del suo neo direttore generale Giorgio Perinetti, la disponibilità dello stadio Nicola Perrone – ora di proprietà del Coni – in occasione del ritiro invernale di richiamo di preparazione che la società ligure avrebbe voluto effettuare a Formi, presso il Cpo e sul manto erboso dello stadio di via Condotto, dal 13 al 20 gennaio prossimi. Questo tentativo di Miele è stato abortito sul nascere per la decisione della direzione del centro “Bruno Zauli” di effettuare la semina invernale del prato del Perrone, un intervento concordato con un pool di agronomi di fiducia del comitato olimpico nazionale.
Lo conferma lo stesso direttore Tizzano: “ Lo scorso 4 novembre sono terminati i lavori di rigenerazione del manto erboso del campo “Perrone” come programmato annualmente dagli uffici tecnici della Coni Servizi Spa, secondo i più elevati standard previsti dai regolamenti tecnici, essendo il campo utilizzato anche dalle Squadre Nazionali della Figc per raduni collegiali ed allenamenti”. Tizzano ha escluso di aver ricevuto un’email ufficiale da parte del Genoa e conferma di “non conoscere, né di aver avuto contatti con il Signor Antonio Miele in relazione all’ attività in questione da lui promossa negli ultimi giorni. Venerdì scorso, intorno alle 10.50, ho sentito la necessità di interpellarlo al telefono per avere spiegazioni in merito alla questione anche non ho mai sottoscritto e tantomeno promesso a lui, qualsivoglia tipo di accordo in merito, sia verbale, sia scritto.”
Miele, in effetti, non ha mai dichiarato di aver preso accordi e tantomeno contattato il direttore del Coni di Formia ma – questo sì – di aver interloquito, sempre verbalmente, con alcuni collaboratori di Tizzano già nel corso della scorsa settimana quando era trapelata l’indiscrezione su alcuni organi di informazione circa la possibilità – che tale era – che il Genoa effettuasse il ritiro invernale a Formia con tutti i benefici e ricadute di natura promozionale e di immagine. Miele, indole generosa da sempre, ha sicuramente sbagliato a non comunicare direttamente a Tizzano la volontà del Genoa di avviare un rapporto di collaborazione con Formia ed il suo Cpo “Bruno Zauli” ma avrebbe meritato un diverso comportamento (e risposta) da parte di chi da una settimana gli aveva detto: “Ti faremo sapere il parere dei nostri agronomi circa la disponibilità del manto erboso del Perrone a metà gennaio”.
Insomma nella gestione di questa vicenda ci sono state una corresponsabilità e una superficialità che sono l’optimum per favorire quella forma, da più parte reclamizzata, di turismo sportivo. “Lo stadio Perrone, da quando è nelle disponibilità della Coni Servizi Spa, è stato oggetto di numerosi interventi di manutenzione e per la messa in sicurezza in quanto, essendo il manto erboso in pessime condizioni, necessitava di numerosi interventi volti al suo recupero. Quindi se oggi “è una bomboniera” – sottolinea Tizzano ricordando una nostra citazione in un precedente servizio sull’argomento – lo si deve solo e soltanto agli investimenti che la Coni Servizi Spa ha effettuato nel corso dell’ultimo quadriennio, che hanno permesso a molte squadre di calcio di diverse categorie di allenarsi e fare ritiri presso la nostra struttura, ovviamente pianificando per tempo le attività e seguendo le semplici procedure di prenotazione”.
Il direttore Tizzano veste con successo i panni del pompiere quando decide di spegnere sul nascere il fuoco di facili e inutili polemiche: “Quella del signor Miele è stata un’iniziativa unilaterale ma ribadisco, invece, la disponibilità del Cpo ad ospitare manifestazioni aperte al pubblico nel solco di quanto fatto negli ultimi 4 anni, e cioè da quando il sottoscritto lo dirige, nel rispetto dei programmi tecnici e di allenamento delle federazioni sportive nazionali”. E lo rimarca concludendo il due volte campione olimpico di canotaggio e grinder di prua a bordo del “Moro di Venezia” in occasione della Coppa America di vela del 1992 quando afferma che il centro “Bruno Zauli” “è frequentato da tanti atleti ed atlete formiani e dalle loro famiglie, nel solco di quella tradizione di apertura del Cpo alla città iniziata dal suo fondatore. Noi del Coni vorremmo continuare a tenere alta questa tradizione favorendo l’immagine della città di Formia di cui, credo si possa affermare senza alcun dubbio, il Centro rappresenta un’eccellenza”.
Saverio Forte
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