PONZA – Fu irreprensibile il comportamento della precedente amministrazione comunale di Ponza in tema di gestione del trasporto pubblico locale. Lo ha sentenziato nella giornata di lunedì il Tar del Lazio – sezione di Latina che, respingendo il ricorso, ha condannato la società “Autolinee Ponza” ha pagare 8000 euro di spese legali al comune isolano e alla “Schiaffini Travel”. I fatti risalgono alla scorsa primavera quando giunse a conclusione – era il 30 aprile – il contratto tra il Comune di Ponza e le “Autolinee Ponza”. Si trattava d una scadenza importante per la gestione dell’importante servizio pubblico tant’ che l’ex sindaco dell’isola Piero Vigorelli nel settembre 2016 chiese alla Giunta di commissionare alla facoltà di ingegneria dell’Università di Roma uno studio sull’efficientamento del servizio del “trasporto pubblico locale” di Ponza, per predisporre una gara pubblica in piena regola. Lo studio tardò qualche settimane e venne recepito dall’esecutivo agli inizi di marzo.
L’amministrazione era in scadenza, dietro l’angolo c’erano le elezioni amministrative e correttamente per la Giunta Vigorelli non c’erano più i tempi per svolgere una gara d’appalto che consentisse al vincitore di vedersi assegnato il servizio dal 1 maggio 2017. L’allora sindaco Vigorelli verificò la possibilità di attribuire una proroga alle “Autolinee Ponza”, alle condizioni previste dal contratto. E cioè: anzianità degli autobus, emissioni inquinanti, condizioni di sicurezza, vendita dei biglietti diffusa sul territorio… Queste rigore condizioni non potevano essere assicurate dalle “Autolinee Ponza” e l’amministrazione comunale non concesse la proroga e chiese a tre ditte del Lazio se fossero disponibili ad assicurare il servizio del “trasporto pubblico locale”a Ponza per quattro mesi. A rispondere fu la sola “Schiaffini Travel” che diventò assegnataria del servizio. Non si arrese le “Autolinee Ponza” ma il Tar non le concesse la richiesta tutela cautelare.
“Fu la prima volta per Ponza che finalmente – commenta l’ex sindaco Vigorelli – ha avuto un servizio pubblico degno di questo nome, con mezzi moderni, di piccole dimensioni, puliti, un nuovo servizio navetta tra la chiesa de Le Forna ed il villaggio dei pescatori, biglietti acquistabili ovunque sull’isola, trasporto gratuito per gli ultra 70enni… Inoltre il nuovo soggetto incaricato ha anche assicurato il servizio “escursione-gita” dei molti gruppi organizzati che vengono a Ponza e lo stesso nuovo servizio pubblico è stato talmente apprezzato dai ponzesi e dai molti turisti che la “Schiaffini” durante l’estate 2017 ha venduto quasi il doppio dei biglietti rispetto a quelli denunciati in bilancio da “Autolinee Ponza” Archiviata la pausa elettorale, partì un nuovo ricorso contro l’ordinanza del Sindaco Vigorelli di affidamento temporaneo alla “Schiaffini” per annullare l’ordinanza e molti atti amministrativi conseguenti e successivi, anche prodotti dalla nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Franco Ferraiuolo.
I “motivi aggiuntivi” sono stati al centro di una discussione del Tar il 19 ottobre mentre la sentenza è stata pubblicata lunedì dichiarando “inammissibili e infondati” i ricorsi delle “Autolinee Ponza che contestava la legittimità dell’ordinanza contingibile e urgente del sindaco Vigorelli, nella quale si affidava il servizio per quattro mesi alla Schiaffini. I giudici amministrativi hanno anche stabilito che il Sindaco aveva questo potere e che ha agito correttamente nell’interesse pubblico di assicurare lo stesso servizio in condizioni di sicurezza. Le “Autolinee Ponza” hanno eccepito che non le era stato rivolto l’invito ad assumere temporaneamente il servizio, invito che l’allora sindaco di Ponza aveva fatto ad altre tre ditte laziali. Il Tar ha spiegato che “le ragioni del mancato invito alla ricorrente (“Autolinee ponza”) a formulare un’offerta, chiaramente coincidono con le ragioni per cui il Comune ha ritenuto di non disporre la proroga”.
“Queste ragioni – ha sentenzia il Tar – (essenzialmente il rilievo della vetustà degli automezzi con i quali la ricorrente gestiva il servizio, con tutti gli inconvenienti a tale vetustà conseguenti in termini di emissioni inquinanti e pericolo per la sicurezza dell’utenza), non appaiono irragionevoli o infondate e quindi paiono giustificare la scelta di individuare operatori diversi”. Per l’ex primo cittadino della principale isola pontina l’”ultima perla”…è stata la richiesta di un risarcimento del danno. Il Tar ha concluso affermando che “In difetto di atti illegittimi, va respinta la domanda del risarcimento del danno”. E Vigorelli sottolinea la frase “in difetto di atti illegittimi… Vuol dire che tutti gli atti della mia amministrazione Vigorelli sono stati legittimi. E ne sono contento e fiero”.
Saverio Forte