CASSINO – Domenica 26 Aprile si svolgerà l’ultimo incontro del campionato di rugby della serie C2 al quale, per la prima volta nella storia, ha partecipato una squadra cassinate. I Briganti Cassino sfideranno i ragazzi del Rugby Città di Frascatialle alle ore 14 presso il campo sportivo Nappa di San Bartolomeo.
“È con orgoglio – afferma Danilo Grossi, assessore allo sport – che per la prima volta ospitiamo a Cassino un incontro di Rugby che vede protagonista una squadra della nostra città. I ragazzi dei Briganti Rugby Cassino stanno diventando sempre di più una realtà importante e questo primo campionato ne è ulteriore dimostrazione. Domenica avremo la possibilità di sostenerli nella nostra città che per la prima volta ha la possibilità di assistere e tifare una squadra di rugby cittadina nel proprio territorio comunale”.
Un posto d’onore sarà riservato ai gemelli del Fabraternum di Ceccano, grazie ai quali si è concretizzata la prima esperienza di campionato dei Briganti.
I Briganti Cassino Rugby sperano nel sostegno di tutta la città che per la prima volta potrà assistere e tifare una squadra di rugby cittadina nel proprio territorio comunale auspicando una diffusione sempre maggiore di questo nobile sport che sa di libertà, scuola di vita e disciplina. Uno sport che stimola i bambini a crescere bene e fa tornare bambini i grandi.
Appena un bambino vede una palla infatti, normalmente non la prende a calci, ma la esplora con le mani, la osserva e la lancia proprio con le mani. Per un bambino di 6-7 anni non c’è nulla di più bello che avere la possibilità di correre con la palla in mano, “acchiappare” quello che ha la palla e rotolarsi per terra. Uno sport che sviluppa il senso di fratellanza senza emarginare alcuno, nemmeno dal punto di vista fisico. Contrariamente a quello che si pensa infatti, nel rugby le differenze fisiche non sono un vincolo, ognuno sviluppa le proprie capacità necessarie a confrontarsi con avversari di diversa statura o peso. Chiave dell’approccio e punto di partenza per questo sport è l’umiltà.
Il rugby è gioco umile, fatto di fango e sul fango, dove le trincee mobili vengono costruite e disfatte con grande sacrificio degli uomini di mischia (le ruck e le maul), dove la palla è vissuta come “opportunità” da finalizzare (portandola in meta). Visto da fuori può semb rare un gioco senza regole ma ci sono, sono ben codificate e hanno un margine discrezionale proprio dell’arbitro. Le regole si rispettano. Punto. Chi trasgredisce alle regole dettate dall’arbitro è punito. Se le trasgredisce costantemente subisce quello che non esiste altrove: l’onta di essere allontanato dal campo per antigioco. Le opportunità possono essere molteplici, compresa quella della sconfitta onorevole, altra codifica stravagante del rugby, dove la palla viene passata al compagno soltanto all’indietro, perché sono le gambe, la caparbietà e l’intelligenza tattica della squadra a portarla oltre la linea di meta. Non vi sono altre possibilità per vincere una partita che si gioca CON l’avversario, non CONTRO l’avversario: il piacere di giocare è reciproco. Alla fine della partita è rituale l’incontro festoso per bere una birra e mangiare un boccone insieme all’altra squadra. Si chiama Terzo Tempo e nella giornata di domenica non mancherà! Tutti gli spettatori potranno unirsi con i giocatori e dare vita alla prima, unica e grande festa del Rugby di Cassino.