FORMIA – La decisione dell’ormai dimissionario sindaco di Formia Sandro Bartolomeo di tenere questa mattina una conferenza stampa per illustrare le ragioni del suo gesto ha costretto alcune forze politiche ad accelerare i tempi per commentare quanto verificato nel corso del consiglio comunale in cui la maggioranza è diventata opposizione e viceversa e alla Giunta è mancato il sostegno di trequarti del gruppo consiliare di Forza Italia. Critici dall’inizio sul matrimonio politico tra il partito Democratico e Forza Italia sono sempre stati i gruppi consiliari di “Generazione Formia” e dei “Centristi per Formia” che definiscono quanto avvenuto in consiglio.. “il giusto epilogo alla peggiore amministrazione degli ultimi 20 anni. Un’amministrazione nata male, senza un’identità e senza una progettualità per la nostra città, è proseguita peggio. Sei mesi fa nessuno aveva creduto all’ingresso di Forza Italia in maggioranza ‘per il bene di Formia’, una maggioranza che doveva approvare il nuovo Prg, ilo progetto della strada Pedemontana e del Policlinico del golfo e che in pochi mesi ha prodotto solo qualche prebenda per qualche amico e nulla di più. Formia – si legge in una nota – in questi 4 anni ha perso la propria identità grazie a questo modo di amministrare. Una città che a venti giorni dal Natale è senz’acqua e nessuna iniziativa è stata messa in campo per risolvere seriamente il problema dei problemi. Formia, la nostra Formia merita molto di più. Sono mesi che siamo a lavoro per costruire un’alternativa a questa amministrazione fatta con tutte le persone ed i gruppi che si sono dimostrati alternativi a questa amministrazione targata Pd-Forza Italia ed ora siamo ancora più convinti che il lavoro che avevamo iniziato è quello giusto!” A prendere le difese di Sandro Bartolomeo, come uomo e sindaco dimissionario, è uno dei suoi assessori più fidati, il delegato alla sostenibilità urbana Claudio Marciano. Lo definisce un “Un grande sindaco, costretto a confrontarsi con un consiglio comunale penoso. Da oggi mi sento ancora più vicino alla sua personalità politica. È stato un grande sindaco anche nei suoi errori. Del resto in quel momento (in occasione della formulazione delle liste per le amministrative del 2013) Formia quello offriva”. E Marciano attacca frontalmente quei consiglieri ex maggioranza, soprattutto della lista “Ripartiamo insieme”, che sono trasmigrati alla chetichella all’opposizione: “Un minimo di correttezza e coerenza lo dovrebbero a loro oltre che al sindaco grazie alla cui vittoria si trovano ad avere un ruolo”.
Nel dibattito post consiliare di lunedì è intervenuto anche il dimissionario capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà, Enrico Paone, che – considerato una delle iniziali ed irriducibili voci critiche del sindaco di Formia – ha ripubblicato sul suo profilo face book un suo post del 22 luglio scorso in cui profetizza la decisione del segretario regionale di Forza Italia, il Senatore Claudio Fazzone (mascherato da un centurione romano), che intima ai suoi “Al mio cenno scatenate l’inferno”. Se Paone quest’estate scriveva che “in autunno il Pd-Fi andrà alla scissione”, ora conclude molto malinconicamente…. che quella vissuta nel consiglio comunale di lunedì sera è stata “una storia molto triste”. Intanto il probabile ma non sicuro scioglimento del consiglio comunale potrebbe permettere alla città di non essere più rappresentata nel consiglio provinciale di Latina da due suoi rappresentanti: l’influente (elettoralmente parlando) consigliere di Forza Italia Gianluca Taddeo ed il capogruppo di “Idea Domani” Pasquale Cardillo Cupo”, l’esponente politico che ha permesso alla sua lista civica di diventare il primo gruppo d’opposizione e, dopo l’arrivo della consigliera Miriam Cupo, di far partire i titoli di coda sulla quasi venticinquennale gestione di Sandro Bartolomeo: “Una fine ampiamente annunciata da numeri in equivoci, l’aver chiuso alcune votazioni 16 a 9 per la minoranza la dice lunga sulla perdita di contatto con la realtà oltre che con la città. L’ultimo Consiglio Comunale è stato per il Sindaco Bartolomeo una ‘Caporetto’ senza precedenti visti i numeri della sfiducia politica verso il suo operato.”