FORMIA – Ammonta ad oltre 12mila euro il danno procurato a numerosi pescatori della darsena “La Quercia” e del porticciolo Caposele di Formia al termine della curiosa battuta di pesca effettuata alle prime luci dell’alba di giovedì. Gli operatori non avrebbero mai immaginato di recuperare le reti gettate nel pomeriggio di mercoledì piene di detriti e, soprattutto, di sacchetti di plastica, di diverso colore, abitualmente utilizzate dagli allevamenti delle cozze presenti nello specchio di mare tra Formia appunto e Gaeta. I pescatori, oltre a subire un consistente danno economico per una battuta di pesca andata praticamente a vuoto, hanno recuperato le proprie reti – complessivamente della lunghezza di 8000 metri – danneggiate e, nella peggiore delle ipotesi, distrutte.
A farsi portavoce della legittime proteste degli operatori formiani è stato in mattinata Erminio Di Nora che, nella veste di dirigente della fondazione “Angelo Vassallo”, ha investito del problema la Capitaneria di porto di Gaeta e, di conseguenza, la vicina Guardia Costiera di Formia. I pescatori hanno preannunciato che presenteranno un esposto contro ignoti corredato da alcuni video che hanno immortalato lo strano contenuto nelle reti. E’ oramai certo che il fenomeno sia riconducibile alla violenta mareggiata che, flagellando nottetempo il litorale del sud-pontino, ha provocato la fuoriuscita di questi sacchetti di plastica dalle “gabbie” degli impianti di miticoltura.
Il neo comandante della Guardia Costiera Michele Danza ha anche chiesto ed ottenuto l’intervento della municipalizzata Formia Rifiuti zero per lo smaltimento delle reti distrutte.
Saverio Forte
Foto di Erminio Di Nora
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